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Modena, 24 ottobre 2012
Anche a Modena i sindacati inquilini, Sunia Sicet Uniat, aderiscono alla mobilitazione nazionale degli inquilini che si svolge nelle principali città italiane venerdì 26 ottobre.
I sindacati inquilini denunciano l’emergenza del caro affitti e degli sfratti per morosità incolpevole che sta diventando l’incubo di tante famiglie modenesi. Nel 2011 sono stati presentati in Tribunale 2.500 sfratti di cui il 95% per morosità, nei primi 6 mesi del 2012 il trend sembra essere decisamente in aumento.
Per di più, l’emergenza affitti è particolarmente sentita nella Bassa modenese colpita dal terremoto del 20-29 maggio scorso. Infatti, c’è ancora grande difficoltà nel reperire gli alloggi sfitti: ad oggi nei Comuni modenesi colpiti dal sisma si è riusciti a reperire circa 250 alloggi a fronte di un bisogno di oltre 1.500 alloggi che sarebbero necessari per dare risposta a tutte le famiglie sfollate.
I sindacati inquilini si fanno portavoce delle richieste di chi vive in affitto:
– pagare l’affitto a canone calmierato (non superiore al 30% del reddito familiare) per arrivare a fine mese;
– avere un contratto regolare che possa essere “scontato” dal reddito;
– non aspettare invano una casa popolare; nella provincia di Modena la lista d’attesa per gli alloggi Erp di 5.000 famiglie.
E poi, non si deve dimenticare il sogno di molti giovani di poter lasciare la casa dei genitori e averne una propria, pagando un affitto sostenibile.
Sunia, Sicet e Uniat chiedono la modifica delle normative nazionali a cominciare da quella sulla “cedolare secca” per i redditi da affitti, che, stante la scarsa differenza di aliquote, annulla i vantaggi fiscali per il contratto calmierato, e tra l’altro sta creando minor gettito nelle casse dello stato rispetto alle previsioni del Governo.
Sul versante modenese, c’è urgenza di rivedere il nuovo protocollo “blocca-sfratti”, firmato nel maggio di quest’anno, poiché si sta rivelando strumento inefficace che rischia di rimanere sulla carta e di non aiutare concretamente le famiglie sfrattate. I sindacati chiedono che le risorse a disposizione (1 milione di euro) siano usate immediatamente per dare risposte alle famiglie in difficoltà economica a causa della crisi, e per fare questo occorre avviare subito procedure di conciliazione tra proprietario e inquilino finalizzate a bloccare lo sfratto per 12 mesi.
Importante anche dare nuovo impulso all’Agenzia Casa nei vari Comuni dove i proprietari privati mettono a disposizione i propri immobili a canone calmierato a fronte di garanzie da parte dell’Agenzia stessa. Ad oggi nella nostra provincia sono solo 450 i contratti di locazione stipulati con questa procedura.
I sindacati inquilini rivendicano risposte per evitare che migliaia di nuclei familiari, che versano in difficoltà, rischino di perdere anche la loro casa.
Sunia Sicet Uniat Modena