15 Dic 2011
GIOVANI EUROPEI: DAL POPULISMO DIGITALE ALLA STRADA
di Viviana Marzìa
La Think tank indipendente Demos from U.K. ha recentemente pubblicato in “The New Face of Digital Populism” i risultati di un sondaggio svolto su un campione di circa 10 mila questionari raccolti attraverso Facebook in 12 paesi europei con lo scopo di individuare l’effettiva corrispondenza tra attivismo online e offline di supporters di partiti e movimenti populisti nel contesto attuale.
Nello specifico, si tratta di: Bloc Identitaire, Front National (Francia), British National League e English Defense League (UK), CasaPound Italia e Lega Nord (Italia), Dansk Folkeparti (Danimarca), Partij voor de Vrijheid (Olanda), Die Freiheit (Germania), Freiheitliche Partei Österreich (Austria), Fremskrittspartiet (Norvegia), Perussuomalaiset (Finlandia), Sverigedemokraterna (Svezia), Vlaams Belang (Belgio).
Risultato: un identikit dei sostenitori di tali movimenti e partiti.
Tutti rivendicano la preservazione dell’identità culturale nazionale, si schierano contro i fenomeni migratori nei loro paesi, temono l’eventuale islamizzazione, non sono fiduciosi sul ruolo delle istituzioni politiche nazionali (talvolta anche europee).
Le ragioni possono essere di facile deduzione. Esiste ed è sempre più diffusa la paura della perdita di valori tipicamente occidentali, invisa è l’idea di una contaminazione derivante da modelli di multiculturalismo e propositi di integrazione proposti come politiche sociali per favorire la convivenza di diversità culturali delle quali non si considera nemmeno lontanamente il valore che potrebbero apportare alle società europee.
Il sondaggio si focalizza sul tipo di persona che esprime il proprio supporto per questi gruppi attraverso i social network e diversi sono i criteri presi in esame: dagli aspetti demografici (grandezza del gruppo, età e genere dei supporters), al livello d’istruzione ed occupazione.
È emerso che circa il 75% dei fans sono uomini, di cui il 63% hanno meno di trent’anni; il 30% di loro è studente e il 14% è disoccupato. Il 67% di loro ha altresì dichiarato di aver votato per il partito politico supportato online alle ultime elezioni.
Tra tutti, c’è un dato in particolare che dovrebbe lasciar pensare: l’immigrazione è un tema particolarmente a cuore (si fa per dire!) ai giovani d’età compresa tra i 16 ed i 20 anni.
E mentre c’è chi studia l’attivismo populista in rete e nelle strade e chi inciampa non troppo casualmente su un “mi piace” di una pagina Facebook, se rivolgiamo lo sguardo proprio in casa nostra, c’è anche, ed ancora, chi (che sia il senegalese o il rom di turno, per guardare un po’ a quanto recentemente accaduto) muore ucciso per le strade del nostro “bel paese”.
Come volevasi dimostrare.