26 Mar 2024 ccnl, filt, merci e logistica,
Giovedì 28 marzo prossimo si riuniranno a Modena, presso il salone Corassori della Cgil territoriale (piazza Cittadella 36 ), circa 100 funzionar* e delegat* provenienti da tutta la regione per ragionare dello stato del settore merci-logistica e del rinnovo del contratto nazionale in scadenza il 31 marzo e per cui si sono già avviate le trattative per il rinnovo.
Un settore che coinvolge 1,2 milioni di persone in tutta Italia, di cui tra gli 80 e i 100 mila in regione Emilia Romagna.
Un settore che rappresenta il 9% del PIL nazionale.
Un settore strategico e fondamentale per il “Sistema Paese”, ancor più in un contesto di movimentazione delle merci e di mercato (con specifico riferimento al mondo dell’e-commerce) accentuatosi dalla pandemia Covid-19. Ma allo stesso tempo un settore sottoposto a criticità dei flussi di mercato determinate dai recenti eventi bellici e dalla crisi in atto nel Mar Rosso, fondamentale snodo del traffico merci su base globale e per il nostro stesso Paese.
Un settore in cui spesso sono presenti filiere frammentate e incertezza contrattuale e mancato rispetto dei diritti dei lavoratori, basti pensare alle battaglie dei lavoratori del comparto della logistica e del facchinaggio.
Un settore in cui si materializzano le criticità e le complessità determinate dalle trasformazioni tecnologiche e dalla necessità, per il sindacato, di esercitare quella che viene definita la “contrattazione dell’algoritmo”.
La battaglia de* lavorator* della logistica è la battaglia per un lavoro equo e dignitoso in un quadro, quello del mondo degli appalti, ancor più frammentato e deregolamentato dal recente Decreto Pnrr emanato dal Governo all’inizio di marzo.
La battaglia de* lavorator* della logistica è la battaglia contro la flessibilizzazione e la precarietà del mercato del lavoro, i cui diritti sono sempre più messi in discussione da colossi e multinazionali del settore che negli ultimi anni hanno incrementato esponenzialmente i loro profitti.
La piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di settore chiede una revisione dell’impianto contrattuale e un significativo riconoscimento economico ai lavoratori e alle lavoratrici al fine di garantire un adeguato recupero del potere salariale, per il quale un primo step si è già ottenuto con l’accordo firmato dalle segreterie nazionali il 19 marzo scorso per il riconoscimento di un’indennità di copertura economica (in attesa del rinnovo complessivo) che ammonterà a 46 euro dal mese di aprile per aumentare poi a 70 euro dal mese di ottobre prossimo.
Di questi temi tratteranno funzionar* e delegat* del settore riuniti nel coordinamento regionale giovedì prossimo alla presenza del segretario nazionale incaricato della trattativa, Michele De Rose.
Bologna, 26 marzo 2024