I DIPENDENTI DELL’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI MODENA RICEVUTI DAL PREFETTO

02 Dic 2013 fp, mobilitazione,

Modena, 2 dicembre 2013

Sono circa cinquanta i lavoratori della Provincia di Modena che sabato mattina, 30 novembre 2013, hanno voluto accompagnare la delegazione sindacale che, in rappresentanza dei dipendenti dell’Amministrazione Provinciale di Modena, è stata ricevuta dal Prefetto di Modena.
La delegazione, composta dai rappresentanti di FP/Cgil, Cisl/FP, Uil/FPL e da alcune RSU, ha portato all’attenzione del Prefetto le preoccupazioni dei dipendenti rispetto ad un disegno di legge di riforme istituzionali che prevede anche la possibile soppressione delle Province (sotto la lettera consegnata al Prefetto dalle Rsu).
E’ stato ribadito che troppe sono le incertezze legate al futuro assetto di una cosiddetta “area vasta” in sostituzione delle Province: sia per le modalità con cui verrebbero trasferite le risorse finanziarie, sia per le risorse umane e strumentali. Incertezze sulla possibilità di continuare a garantire a imprese e cittadini i servizi erogati attualmente e anche sul piano occupazionale, che potrebbe non valorizzare e tutelare i lavoratori coinvolti nei processi di riordino.
Il Prefetto di Modena ha ascoltato attentamente le argomentazioni della delegazione, le cui istanze sono state tradotte in una lettera che si è impegnato a trasmettere agli organi istituzionali competenti.
Al termine dell’incontro la delegazione ha riferito ai circa cinquanta lavoratori della Provincia di Modena convenuti davanti la Prefettura quanto discusso all’incontro, e si è deciso di riferirne l’esito a tutti i dipendenti dell’Amministrazione provinciale in occasione di una prossima assemblea sindacale.

FP/Cgil Cisl/FP Uil/FPL Modena
RSU Amministrazione Provinciale Modena


Modena  30 novembre 2013

Al sig. Prefetto di Modena

I dipendenti della Provincia di Modena intendono manifestare la loro preoccupazione sul destino dei servizi provinciali, rivolti a cittadini ed imprese, e sul proprio futuro professionale.
Alla luce del disegno di legge in corso di approvazione, che ha come fine l’eliminazione del termine Province dalla Costituzione oltre allo svuotamento delle funzioni da esse esercitate, giudicano negativamente i provvedimenti che, senza affrontare in modo serio e compiuto il problema della riorganizzazione delle istituzioni politiche ed amministrative del nostro Paese, fanno delle Amministrazioni Provinciali il capro espiatorio delle responsabilità di quella che, secondo l’opinione pubblica, è una casta politica parassitaria e inefficiente.
Con incredulità e disappunto si può constatare come il dibattito ignori completamente la complessità dell’attività di una istituzione che, attraverso il lavoro dei dipendenti provinciali, eroga servizi preziosi per cittadini ed imprese del territorio e, negli oltre 150 anni di funzionamento, è elemento di identità territoriale e sociale per i cittadini.
Nel Disegno di legge si conferma una articolazione istituzionale che fa perno su Regioni e Comuni, possibilmente accorpati ad una dimensione adeguata ai servizi ed ai bisogni della popolazione, e vede ancora la presenza di un ente intermedio che abbia la capacità di programmare e gestire i servizi pubblici che per dimensione e problematiche rispondano alle esigenze di area vasta. Ma anziché operare per migliorare e razionalizzare il funzionamento dell’Ente intermedio già esistente, se ne programma l’estinzione puntando su nuovi e non ben definiti nuovi enti.
Troviamo questa prospettiva non solo confusa e demagogica, ma foriera di inefficienze e di maggiori costi rispetto ad oggi, che potranno tradursi nella chiusura di servizi indispensabili per il territorio e i cittadini o alla loro privatizzazione.

Come lavoratori della Provincia di Modena non ci riconosciamo in quella immagine di lavoratori pubblici inefficienti e improduttivi che si vuole fare passare all’opinione pubblica
Siamo orgogliosi di garantire, anche nelle condizioni difficili e per certi versi umilianti degli ultimi mesi, servizi fondamentali come la viabilità provinciale, l’edilizia scolastica superiore, i centri per l’impiego e i servizi per l’agricoltura, la pianificazione territoriale, le autorizzazioni ed i controlli ambientali, la programmazione scolastica e la formazione professionale, la programmazione sanitaria e sociale, le concessioni per trasporti, gli interventi a sostegno delle attività commerciali e turistiche.
Siamo ancora più orgogliosi per il contributo che abbiamo dato nella fase dell’emergenza del terremoto del 2012 attraverso l’insieme delle attività coordinate dalla Protezione civile provinciale a partire dal Centro Operativo di Marzaglia, contributo che continua ancora oggi con le numerose attività di supporto e di raccordo fra Regione, Comuni e privati cui la Provincia partecipa per assicurare la migliore e più rapida ricostruzione.

Chiediamo che il Governo, le Istituzioni, le forze politiche riflettano con attenzione prima di adottare atti di cui potremmo pentirci: la fretta non sempre è la migliore consigliera.

In ogni caso chiediamo che il sistema politico non dimentichi e non ignori i problemi che già si presentano e che certamente si accentueranno per i dipendenti delle Province.

Chiediamo

•    Il mantenimento e la salvaguardia a livello territoriale della qualità dei servizi pubblici erogati attualmente alla cittadinanza dalle Province attraverso adeguate risorse economiche ed umane;

•    Il respingimento di ogni ipotesi di esternalizzazione e/o privatizzazione delle funzioni pubbliche oggi svolte dalle Province e dei servizi da esse erogati

•    la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali e il mantenimento delle professionalità, in riferimento sia ai dipendenti a tempo indeterminato che determinato,

•    la proroga dei contratti dei lavoratori precari e a tempo determinato delle Province fino al 31 dicembre 2014 (come previsto dal DL 101) e possibilità di avviare anche per loro le stabilizzazioni come per gli altri lavoratori precari della PA

La RSU della Provincia di Modena


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