I LAVORATORI DELLA OMR DI MODENA BEFFATI DAL “BUON CUORE” DELL’ING. BONOMETTI. IMPOSTO L’UTILIZZO DELLE FERIE DURANTE IL PERIODO DI LOCKDOWN

24 Lug 2020 cig per covid, coronavirus, ferie, fiom, lockdown, omr,

Nella giornata di oggi si è consumato l’ennesimo sopruso dell’azienda OMR Spa di Modena nei confronti dei suoi lavoratori.
La storia comincia nel periodo del lockdown contro il contagio da coronavirus, quando tutto il mondo economico (istituzioni, sindacati,associazioni d’impresa) era, ed è impegnato, a garantire la salute e la sicurezza delle persone, ma anche la tenuta delle aziende e dei lavoratori attraverso soprattutto gli ammortizzatori sociali.

OMR no!!! La direzione ha ritenuto che la Cassa integrazione per Covid-19 non fosse necessaria e ha unilateralmente deciso di usare le ferie dei lavoratori (anche somministrati) per coprire il periodo di chiusura, forse per sciommiottare la mitica Ferrari (principale partner della Omr di Modena ).
I lavoratori che attraverso il sindacato avevano presentato rimostranze in merito a questa appropriazione delle loro ferie, hanno ricevuto per tutta risposta una lettera dal proprietario l’ingegner Bonometti (anche presidente di Confindustria Lombardia), nella quale scriveva testuali parole: “Abbiamo ritenuto di farvi beneficiare delle ferie di ognuno di voi per evitare di creare squilibri economici alle vostre famiglie”…e poi ancora “questo ci ha permesso di non intaccare lo stipendio base”…
Diciamo che se la OMR ha tanto a cuore la tenuta economica delle famiglie dei lavoratori e la salute e la sicurezza, perché non dare un beneficio con una totale copertura da parte dell’azienda delle giornate in sospensione (modello Ferrari), oppure con l’integrazione della parte persa con un contributo a carico dell’azienda. Non riusciamo a comprendere a quale beneficio faccia riferimento Bonometti.
Il risultato è stato 28 giorni di chiusura totale a cui si andranno ad aggiungere i 15 giorni della chiusura di agosto e questo per una buona parte dei lavoratori si tradurrà in un debito di ferie superiore a quanto si maturerebbe in un anno.
Si è tentato attraverso confronti con la direzione aziendale di trovare dei punti di incontro, per diverse settimane c’è stata una disponibilità sulla proposta della Fiom di restituire da parte dell’azienda una parte delle ferie impropriamemte utilizzate, ma nella giornata di oggi è arrivato l’ennesimo smacco.
OMR ha deciso, sempre unilateralmente, di spostare questo debito al 2021 in modo che anche il prossimo anno l’azienda gestirà a suo piacimento o a suo buon cuore il godimento di ferie e permessi dei lavoratori.

 

Modena, 24/7/2020

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