12 Ott 2015
Modena, 9 ottobre 2015
Sarà presentato in Cgil a Modena martedì prossimo 13 ottobre il libro di Assunta Signorelli “Praticare la differenza. Donne, psichiatria e potere”. L’incontro è previsto alle ore 17 presso la sala “9 gennaio 1950”. Parlano con l’autrice, Ivan Cavallo Direttore Amministrativo Policlinico di Modena, il dottor Fabrizio Starace direttore Dipartimento Salute Mentale Ausl Modena, l’avvocato Silvia Rinaldi dell’Associazione Donne e Giustizia e l’avvocato Maria (Milli) Virgilio presidente dell’Associazione GIUdIT-Giuriste d’Italia. Apre i lavori e modera il dibattito Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena.
Assunta Signorelli, psichiatra, collaboratrice di Franco Basaglia, ha partecipato negli Anni Settanta alla chiusura del manicomio e alla costruzione della rete dei servizi territoriali di Trieste e negli anni ha ricoperto diverse cariche nei Dipartimenti di Salute mentale sul territorio nazionale. È autrice di numerosi articoli su psichiatria e differenza di genere.
“Praticare la differenza. Donne, psichiatria e potere” ci parla di come la psichiatria possa garantire un percorso di benessere e salute mentale solo valorizzando le differenze, a partire da quella di genere.
Il volume è una raccolta di articoli che parte dall’esperienza umana e professionale della Signorelli dagli Anni Settanta agli Anni Duemila. Il primo nucleo di articoli si apre con il confronto tra Franco Basaglia e Frantz Fanon. Il secondo nucleo invece ha come centro di riflessione la differenza di genere e delle relazioni di potere che ne conseguono. Nella lotta per l’abolizione dei manicomi Assunta Signorelli, insieme a tante altre, si impegnò concretamente per il riconoscimento delle differenze di genere nelle diagnosi e nelle cure delle e dei pazienti. E proprio da qui discende il terzo nucleo del volume, con le riflessioni operative sulla convivenza tra genere e potere, sulla famiglia come luogo di violenza, sulla depressione, sulla omologazione, sulla relazione tra identità e potere, sul dolore e sulla sofferenza delle donne.
“Come sindacato siamo molto attenti alle politiche di genere – commenta Tamara Calzolari della segreteria Cgil Modena – e questo libro che parla delle radici del disagio mentale femminile è un buon spunto per orientare la pratica sindacale nei luoghi di lavoro nel rivendicare diritti e rispetto della dignità delle persone”.
Per la Cgil questo è un primo incontro che anticipa il dibattito della Settimana sulla salute mentale- Màt promosso dall’Ausl di Modena, a cui il sindacato parteciperà il 27 ottobre con un proprio contributo, presso la sede Cgil, sul tema dello stress correlato nei luoghi di lavoro.