21 Gen 2010 filcams,
Maranello, 21 gennaio 2010
Swisslog multinazionale Svizzera con sedi in Asia, America ed Europa, e anche in Italia – a Maranello e Milano – licenzia proprio nella filiale in provincia di Modena.
Swisslog – che occupa oltre 2.000 dipendenti nel mondo e più di 100 in Italia – opera nella commercializzazione di impianti per la logistica e la farmaceutica. A novembre la multinazionale aveva comunicato la chiusura del reparto cablaggio di Maranello, affidando le lavorazioni a terzi. L’azienda proponeva l’apertura di una procedura di cassa integrazione con la condizione inaccettabile che al termine della stessa i lavoratori in esubero venissero licenziati.
Da novembre 2009 si sono rincorsi scioperi e trattative, sia in sede aziendale che provinciale. La Filcams/Cgil aveva proposto la cassa integrazione fino a 18 mesi, a rotazione, e la riqualificazione del personale con l’impegno dell’azienda a riconoscere un’integrazione salariale. L’azienda ha sempre posto come condizione non negoziabile l’identificazione da subito dei lavoratori licenziati alla fine della cassa.
Cosa è successo di così catastrofico per ritirare la Cigs e passare ai licenziamenti di 8 lavoratori? Basterebbe appunto un semplice programma di riqualificazione su nuove mansioni per i lavoratori per evitare esuberi e agganciare la ripresa e gli ordinativi che stanno cominciando a ripartire. Il lavoro in questa azienda è infatti ricomparso e oggi i presupposti per chiedere lo stato di crisi non ci sono. I “furbetti della crisi” hanno gettato la maschera.
In questi giorni sarà organizzata l’assemblea con i lavoratori per decidere le iniziative di lotta e scongiurare i licenziamenti.
Filcams/Cgil Maranello

