23 Mar 2011
IL MEDITERRANEO E’ GIA’ IN CASA
di Mohcine El Arrag
“Il Mediterraneo è in fiamme e cresce di giorno in giorno il numero di disperati che fuggono dai Paesi del Nord Africa per assicurarsi un futuro in Europa”, scrive il Censis in un comunicato stampa di presentazione del Rapporto Ocse-Censis «International Migration Outlook». Ma ricorda che il Mediterraneo l’abbiamo già in casa. Nel 2010 “gli stranieri provenienti dai Paesi del Mediterraneo e regolarmente residenti in Italia sono 675.190, vale a dire il 15,9% dei 4.235.059 stranieri complessivi. Tra questi sono particolarmente numerosi gli immigrati che provengono dal Marocco: con 431.529 presenze registrate alle anagrafi comunali costituiscono la terza comunità straniera in Italia, dopo rumeni e albanesi. Segue la Tunisia, con 103.678 residenti, e l’Egitto, con 82.064 residenti”.
Non solo il Mediterraneo è già qui, ma è sempre più integrato. “Nel 2008 in Italia si sono celebrati 2.219 matrimoni tra un partner italiano e uno marocchino, 480 matrimoni tra tunisini e italiani, 382 con egiziani. Aumentano anche le nascite, al punto che la presenza straniera ha permesso di invertire la tendenza del nostro Paese verso il declino demografico. Nel 2008, ultimo anno per cui si dispone di dati disaggregati per nazionalità, in Italia sono nati 12.242 bambini da madre marocchina, 2.650 da madre tunisina e 2.234 da madre egiziana”.
Segnali di integrazione provengono anche dal mercato del lavoro, “dove molti degli stranieri che arrivano dal Maghreb e dal Medio Oriente si sono specializzati nel commercio e nella ristorazione, soprattutto nelle grandi città”. Nel 2010 sono circa 80.000 le imprese gestite da stranieri provenienti da un Paese del Mediterraneo: 50.765 hanno un titolare marocchino, 11.414 un tunisino, quelle con proprietario egiziano sono 11.061. “Da segnalare anche la rapida crescita avvenuta negli ultimi anni di imprese di algerini (2.459 contro le 426 del 2000) e di turchi (1.777 contro le 332 del 2000)”.
Il Censis sottolinea in particolare “un risultato macroscopico del processo di stabilizzazione in atto, i cui effetti potrebbero essere particolarmente significativi per la creazione di un comune «spirito mediterraneo»”: la presenza di alunni stranieri nelle scuole italiane, che è in continua crescita. “Nell’anno scolastico 2008-2009 sui banchi delle nostre scuole sedevano 629.360 alunni stranieri, 118.486 dei quali (pari al 18,8% del totale) provenienti da Paesi dell’area mediterranea. Al primo posto i marocchini, con 83.608 alunni (il 13,3% del totale), seguiti da tunisini (16.815 studenti) ed egiziani (9.380)”.
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