14 Set 2009
Intervistato a Lampedusa da Repubblica, dove ha partecipato al seminario “La frontiera dei diritti, il diritto alla frontiera” promosso da Magistratura democratica, Movimento per la Giustizia-articolo 3 e l’Organizzazione internazionale dei giuristi di sinistra, Medel, il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro si è così espresso sui respingimenti: “Il respingimento? E’ una procedura illegale che contrasta con le leggi italiane e con il diritto e le convenzioni internazionali. Si tratta di atti forzosi che ledono il principio ineliminabile della richiesta d’asilo”. Spataro ne sottolinea poi “due aspetti gravissimi. Il primo è che il respingimento è un atto d’imperio compiuto dai nostri militari su ordini che vengono dall’alto” e il secondo, “ancora più grave”, è che “gli extracomunitari soccorsi, appena mettono piede sulle nostre imbarcazioni si trovano su un territorio dove valgono le leggi italiane: il militare non può stabilire con un semplice sguardo chi ha diritto d’asilo e chi no, bisogna prima identificare queste persone e verificare se hanno diritto a richiedere lo status di rifugiato”.
Rispondendo a un’ultima domanda sul problema della sicurezza portato a giustificazione dal Governo per i respingimenti, Spataro non usa mezzi termini: “Il diritto alla sicurezza è una cosa importante”, dice, “ma in Italia è diventato la maschera di un vero e proprio razzismo”.
Fonte: la Repubblica, domenica 13 settembre 2009