29 Dic 2020 attività antisindacale, cra, fp, residenza anziani, vertenza legale, villa margherita,
Il 23 dicembre 2020 il Tribunale di Modena si è pronunciato riguardo al ricorso della Funzione Pubblica Cgil di Modena nei confronti di Villa Margherita, depositato a luglio 2020. La sentenza ha condannato Villa Margherita per condotta antisindacale.
I fatti risalgono alla vertenza sindacale, aperta da Fp Cgil nel settembre 2019, in merito all’applicazione del CCNL Anaste “pirata”, cioè sottoscritto con organizzazioni sindacali non rappresentative. Fp Cgil aveva contestato l’applicazione perché il CCNL “pirata” ha peggiorato le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori di Villa Margherita, riducendone decisamente i diritti, peggiorando l’istituto della malattia, il numero dei permessi, aumentando l’orario di lavoro.
Le lavoratrici e i lavoratori di Villa Margherita comunicarono e formalizzarono la loro piena dissociazione al contratto firmato dai sindacati Snalv, Confsal, Confelp, Cse, Cse Sanità e Cse Fulscam. Tuttavia l’Azienda decise di imporre comunque il CCNL “pirata”, firmato da sindacati che non rappresentano i lavoratori.
Ne scaturì una vertenza sindacale, che portò il 14, 17 e 21 dicembre 2019 a presidi davanti la Residenza per anziani Villa Margherita ed a 3 giornate di sciopero. L’Azienda contrastò lo sciopero adottando quei comportamenti ritorsivi e intimidatori, ritenuti antisindacali da Fp Cgil, confermati dalla sentenza del Tribunale di Modena.
Tra le varie azioni, il datore di lavoro convocò i lavoratori in assemblea comunicandogli l’applicazione del nuovo contratto, zittendo il delegato sindacale mentre esponeva le sue ragioni. Nel corso dello sciopero il datore di lavoro rimosse le bandiere di Fp Cgil, i cartelli e gli adesivi. La sentenza riconosce anche quale comportamento antisindacale l’applicazione del CCNL Anaste non sottoscritto dalle Organizzazioni Sindacali Confederali, perché imposto a lavoratori iscritti ad Fp Cgil.
“Finalmente, dopo più di un anno dall’inizio della vertenza, abbiamo un riconoscimento formale alle nostre ragioni – commenta Mohcine El Arrag, responsabile Provinciale del Comparto Socio-sanitario per la FP CGIL di Modena – dopo i vani tentativi di coinvolgere il Comune di Modena e l’Azienda USL per arrivare ad una soluzione, visto che Villa Margherita è una delle aziende accreditate nel sistema socio-sanitario regionale. Svolge una parte della sua attività utilizzando le risorse pubbliche. Oltre all’applicazione di un contratto ‘pirata’, fatto già grave, sapevamo che all’interno della Residenza per anziani vi erano comportamenti intimidatori da parte del titolare dell’Azienda, un vero e proprio padrone. Le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre creduto, insieme a noi, in questa vertenza. Come la nostra delegata Anna Caracciolo, scomparsa a causa del Covid-19. Ora continueremo nella vertenza, perché le lavoratrici e i lavoratori delle CRA meritano dignità e dei contratti giusti“.
Fp Cgil Modena
Modena, 29 dicembre 2020