23 Feb 2011 cna,
Modena, 23 febbraio 2011
Fra i settori economici oggetto di indagini perché a rischio di infiltrazioni malavitose, va segnalato anche il sistema dei trasporti. In particolare la Cgil pone all’attenzione pubblica la necessità di controllare e depurare con urgenza l’Albo nazionale delle aziende private di autotrasporto.
Troppe imprese non titolate svolgono ancora l’attività e serve normalizzare la situazione.
Lo sancisce un significativo Protocollo nazionale fra Ministero dei Trasporti e Associazioni dei trasportatori che prevedeva – già dal giugno scorso – la revisione e riscrittura delle norme del settore per la “normalizzazione” dell’Albo trasporti, “provvedendo alla cancellazione delle imprese che risultano NON essere proprietarie di alcun veicolo” e che, con molte probabilità, non hanno titolo per svolgere l’attività, creando un’evidente distorsione delle regole di mercato ed aprendo il settore a possibili forme di illegalità.
Il fenomeno ha una dimensione davvero ampia.
A livello nazionale, lo certifica il suddetto Protocollo, queste aziende da “cancellare” dall’Albo, sono oltre 48.000 !
In Emilia Romagna, la Regione dichiara che sono “2.599 le imprese senza mezzi di trasporto”. Nella provincia di Modena quante sono queste imprese?
In una dichiarazione resa la scorsa settimana, il presidente regionale di Fita-Cna Cinzia Franchini dichiara con franchezza e preoccupazione che nella nostra provincia “registriamo la presenza di 900 imprese che esercitano attività di trasporto pur non essendo titolate, mettendo fuori gioco chi lavora onestamente”.
E’ dunque preoccupante l’inspiegabile ritardo nell’avvio della verifica e cancellazione delle imprese sospette.
Ancor più preoccupante ci appare la totale incertezza in merito a quale Ente o Istituzione sia demandato questo decisivo adempimento: il Ministero? La Motorizzazione civile? Gli Albi provinciali? O trattandosi di un adempimento così delicato e straordinario, le Prefetture?
Opportunamente sollecitata, ne discuterà prossimamente anche l’Assemblea del Consiglio Regionale.
Speriamo ne giungano chiare indicazioni e sollecitazioni nell’interesse della trasparenza del settore dell’autotrasporto e a beneficio delle migliaia di piccole imprese sane, ma anche per colpire quelle zone d’ombra che danneggiano chi lavora seriamente e che possono offrire varchi per la presenza della malavita organizzata nella nostra economia.
Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinatore Dipartimento Legalità e Sicurezza Cgil Emilia-Romagna