28 Mag 2013
L’ Asgi denuncia che il Comune di Roma ha ripreso le prassi illegittime di accertamento dell’età dei minori di origine bengalese. “Questa volta, l’azione del Comune si poggia su un decreto del Giudice tutelare di Roma, che espressamente si rivolge ai minori di origine bengalese e stabilisce che dovranno considerarsi maggiorenni tutti i ragazzi che si rifiutano di sottoporsi a una seconda visita di accertamento dell’età. Precisa, il Giudice Tutelare, che nulla importa se questi stessi ragazzi siano già stati sottoposti in precedenza a una visita medica da parte di una struttura pubblica che ne ha accertato la minore età. E non importa neppure, aggiunge, che i minori abbiano un passaporto rilasciato dall’ambasciata bengalese in Italia che ne attesti la minore età. In altri termini, secondo il giudice tutelare di Roma il fatto di non volersi sottoporre a una seconda visita è da considerarsi prova assoluta della maggiore età, più importante di pregressi accertamenti o perfino di documenti internazionalmente riconosciuti provenienti da un paese estero.Così sono finiti dentro il Centro di Identificazione ed Espulsione di Ponte Galeria dei minori di origine bengalesi solo per non essersi voluti sottoporre a un ulteriore esame medico presso l’Ospedale Militare”. L’Asgi chiede ancora una volta al Comune di Roma di interrompere immediatamente questo attacco nei confronti dei minori di origine bengalese e si rivolge anche al Giudice tutelare di Roma affinché abbandoni questo incondivisibile approccio indiscriminato per fare ritorno a una corretta applicazione dei principi giuridici su cui si fonda la nostra democrazia e la tutela dei diritti fondamentali dei minori.