06 Ott 2009
Immigrati criminali? Non più degli italiani. E’ la conclusione a cui arriva la ricerca “La criminalità degli immigrati: dati, interpretazioni e pregiudizi”, promossa dall’Agenzia Redattore Sociale e realizzata dall’equipe del Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes, presentata oggi a Roma presso la Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi).
Secondo lo studio il “tasso di criminalità” degli immigrati regolari in Italia è leggermente più alto di quello degli italiani (tra l’1,23% e l’1,40%, contro lo 0,75%) ma, se si tiene conto della differenza di età, risulta uguale a quello degli italiani e addirittura inferiore tra le persone oltre i 40 anni.
L’indagine, spiegano gli stessi osservatori, “ridimensiona in modo netto la portata di alcuni studi e di numerose affermazioni che in questi anni hanno contribuito ad alimentare l’allarme per l’emergenza criminalità degli stranieri”. Non esiste infatti alcuna corrispondenza tra l’aumento degli immigrati regolari e l’aumento dei reati in Italia: tra il 2001 e il 2005 – ultimo anno in cui sono disponibili le statistiche giudiziarie dell’Istat, per gli anni successivi esistono solo gli aggiornamenti del ministero dell’Interno sul numero totale -, le denunce nei loro confronti sono aumentate quasi del 46%, mentre gli stranieri sono cresciuti di più del 100%.
Fonte: Rassegna. it, 06.10.2009
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