29 Mar 2012
di Mohcine El Arrag
In Europa l’estrema destra guadagna consensi dappertutto ed influenza tanto i conservatori che i partiti politici al potere. Lo denuncia una nuova pubblicazione dell’Enar.
In numerosi Paesi i partiti di estrema destra attirano sempre più elettori ed in alcuni godono di una legittimazione di fatto. In particolare, tentano di ottenere i favori dei “perdenti della globalizzazione”, pescando tra gli elettori della sinistra. In Austria, nel 1999 la FPO ottenne il 47 per cento dei voti della classe operaia.
Dato il loro successo, molti politici tendono a farne propri discorsi e parole d’ordine.
Secondo l’Enar, però, i partiti di estrema destra hanno più punti di debolezza, in particolare l’incapacità di proporre alternative economiche credibili, soprattutto per quanto riguarda la creazione di posti di lavoro.
Secondo l’Enar, i progressisti europei dovrebbero contrastarli con un comune progetto federativo che si dia tra gli obiettivi quello di un nuovo New Deal che permetta di offrire speranza e sicurezza a tutti e il dialogo interculturale.
Chibo Onyeji, Presidente ENAR, afferma che “Le ideologie di estrema destra costituiscono un pericolo per l’intera società, non solo per le minoranze, come dimostra la carneficina norvegese. Dobbiamo far passare questo messaggio e garantire che tutti siano trattati in maniera eguale e partecipino pienamente alla società europea qualunque sia il colore della pelle, il genere, la religione, l’handicap, l’orientamento sessuale, ecc.”
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