INACCETTABILI I TEMPI PER I PERMESSI DI SOGGIORNO. SERVE CON URGENZA UN CONFRONTO FRA TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI

19 Feb 2025 cgil modena, fillea, lavoratori stranieri, modena, permessi di soggiorno, questura,

Tempi di attesa inaccettabili per i rilasci/rinnovi dei permessi di soggiorno dei cittadini stranieri. E’ la denuncia della Cgil di Modena, insieme al sindacato edili Fillea e all’ufficio Migranti Cgil, che critica tempi di circa 1 anno per poter avere il documento legale da cui dipendono tutti i principali diritti dei lavoratori immigrati.

“Nell’ultimo anno – spiega Roberta Orfello della segreteria Cgil Modena – i tempi per i rilasci/rinnovi dei permessi di soggiorno si sono allungati notevolmente. Ad oggi, dal momento dell’invio della richiesta (kit postale) passano circa 6 mesi per l’appuntamento presso la Questura per il foto-segnalamento e il rilievo delle impronte digitali. Poi bisogna attendere ancora da 2 a 5 mesi per il ritiro del nuovo permesso. Nel caso in cui la Questura poi richieda documentazione integrativa, i tempi si allungano ulteriormente, superando facilmente l’anno di attesa”.

Anche le procedure introdotte lo scorso novembre dal Ministero dell’Interno sulla durata di 9 mesi delle ricevute (in attesa del rinnovo del permesso), non producono l’effetto voluto, con pesanti conseguenze sulla regolarità del soggiorno in Italia e un aggravio di lavoro per gli uffici delle Questure (anche per la mancata decisione di non aumentare gli organici).

“Quello che invece appare chiaro – affermano dall’ufficio Migranti Cgil Modena – è la volontà di rendere le procedure per il permesso di soggiorno sempre più lunghe, complesse e onerose, anche per gli stranieri che vivono e lavorano nel nostro paese da anni, spingendoli di fatto in un limbo di attesa che può trasformarsi in vera e propria irregolarità. La realtà quotidiana vissuta dalle persone straniere è ancora oggi una corsa ad ostacoli per accedere a diritti fondamentali come l’assistenza sanitaria, la casa, il ricongiungimento familiare, un lavoro dignitoso, sempre appesi al filo del possesso di un permesso di soggiorno in corso di validità”.

“Se la durata di molti permessi di soggiorno è di 1 anno, ma il tempo necessario per poterlo rinnovare è pari a 1 anno – commenta Souad Elkaddani Dipartimento Lavoratori Stranieri Fillea Cgil Modena – quel cittadino non avrà mai la tranquillità di avere un permesso valido in tasca e durante l’attesa, la ricevuta (che per legge ha lo stesso valore del permesso nelle more del rinnovo), nella pratica diventa un problema per uffici o datori di lavoro che faticano a fidarsi di un documento “datato”, anche se valido”. Documento necessario, ad esempio, anche per rinnovare l’assistenza sanitaria oltre un certo periodo, per poter affittare un alloggio o accendere un mutuo, per poter tornare a far visita ai propri familiari nel paese d’origine se si devono attraversare altri paesi dell’area Schengen (UE).

Inoltre, il costo che i cittadini stranieri devono sostenere per poter rinnovare il permesso di soggiorno va dai 76 euro fino ad un massimo di 180 euro, costi che aumentano se ci sono anche dei figli e a cui vanno aggiunti quelli per la produzione della documentazione richiesta e marche da bollo. Quindi, dopo aver pagato anche questa tassa per il rinnovo del permesso di soggiorno, il cittadino straniero si trova in mano un permesso di soggiorno quasi scaduto o con una validità temporale molto ridotta, che quindi dovrà provvedere a rinnovare subito dopo, ripagando nuovamente un’altra tassa.

“La situazione per i permessi di asilo o protezione sussidiaria e speciale è ancora più critica – continuano i rappresentanti dell’Ufficio Migranti Cgil – Gli appuntamenti aperti dalla Questura di Modena sono insufficienti rispetto alle domande e i richiedenti asilo fanno la spola per settimane in tutti gli sportelli dei Comuni o dei Patronati che non riescono più a soddisfare le richieste”.
Così i tempi di attesa per un appuntamento sono arrivati a 4 mesi (a fronte di permessi di soggiorno che hanno durata solo semestrale).
La Questura concede appuntamenti anticipati solo per casi con urgenze documentate, ma ciò purtroppo non può risolvere il problema più ampio e riportare la situazione alla normalità.
“Questa situazione – continua Souad Elkaddani – rischia di degenerare creando ulteriori tensioni presso gli sportelli di assistenza dei migranti e presso l’Ufficio immigrazione della Questura. Il rischio è che si creino situazioni in cui le persone sono costrette ad accamparsi davanti alla Questura per avere risposte in merito ai propri documenti. Le persone sono costrette ad aspettare ore mortificando la propria dignità”.

Il sindacato chiede quindi che venga aperto nuovamente un canale di reale confronto tra l’Ufficio Immigrazione della Questura, i patronati, i sindacati e gli sportelli dei Comuni firmatari del Protocollo Immigrazione per poter costruire insieme soluzioni strutturali e fornire in tempi ragionevoli risposte ai lavoratori stranieri.

Modena, 19.2.25

Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 14 del 21/2/2025

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