INCONTRO CON IL PRESIDENTE EMERITO DELLA CORTE COSTITUZIONALE VALERIO ONIDA MARTEDI' 18 MAGGIO

17 Mag 2010 mobilitazione,

Modena, 14 maggio 2010

 

 

 

Il Coordinamento provinciale per la difesa della Costituzione ha invitato a Modena il presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida martedì 18 maggio per parlare delle modifiche alla Carta costituzionale, per capire se sono veramente necessarie e quali.

L’incontro nasce dall’esigenza di dare una prima risposta alla continua serie di lesioni e attacchi portati negli ultimi mesi alla nostra Costituzione che, dopo il “lodo Alfano”, il “decreto salva liste” e il “legittimo impedimento”, tendono oggi a concentrarsi nell’orientamento della maggioranza di Governo, espresso all’indomani delle elezioni amministrative, a dar vita ad una modifica estrema della Costituzione, che contemplerebbe anche un’alternativa di sistema con il passaggio dalla Repubblica parlamentare a quella presidenziale.

L’incontro con il professor Onida si terrà martedì 18 maggio presso la sala Gorrieri a Palazzo Europa, via Emilia Est 101, alle ore 18. L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Il Coordinamento a difesa della Costituzione (presieduto a livello nazionale dal Presidente emerito Oscar Luigi Scalfaro) si è costituito a Modena nel dicembre 2004, e vede l’adesione di numerose associazioni cittadine, dei sindacati confederali Cgil Cisl Uil e di numerosi partiti politici. La finalità è quella di far conoscere ai cittadini la Carta costituzionale e fronteggiare modifiche che ne stravolgessero il testo.

Il Coordinamento è stato particolarmente attivo nel sostenere la mobilitazione popolare in occasione del referendum confermativo del giugno 2006 che avrebbe dovuto sancire la “controriforma” alla parte II della Costituzione approvata dall’allora maggioranza di centrodestra (quella che introduceva la cosiddetta “devolution”).

Gli italiani e i modenesi in quell’occasione dissero NO a quelle modifiche respingendo dunque una controriforma che, se approvata, avrebbe ridotto gli spazi di partecipazione e democrazia, e introducendo la “devolution” avrebbe spaccato l’Italia con il rischio di eliminare i principi di uguaglianza e parità di diritti per tutti i cittadini.

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Costituzione Onida 18.5

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