23 Nov 2009
Nei giorni scorsi, in occasione dell’assemblea nazionale dei quadri e dei delegati della edilizia, la Fillea Cgil ha presentato la ricerca Fillea – Ires sui bisogni dei lavoratori dell’edilizia, dal titolo “Indagine sulle condizioni socio-lavorative degli edili in Italia”, a cura di Galossi Emanuele e Mariangela Piersanti, ricercatori Ires. La ricerca si è articolata su tutto il territorio nazionale ed ha coinvolto 450 lavoratori. Appare chiaro dalla ricerca l’utilizzo della manodopera straniera (19,2% degli iscritti alle casse edili) nelle attività maggiormente dequalificate.”Il 62% degli stranieri nel 2008 ha lavorato come operaio comune rispetto al 35% dei lavoratori italiani, inoltre, gli operai specializzati e di IV livello rappresentano il 10% della forza lavoro straniera a fronte del 30% della forza lavoro complessiva”.
I lavoratori stranieri risultano svantaggiati anche per quanto riguarda gli infortuni. “Dalla banca dati Inail emerge che nel 2008 gli infortuni ai danni di lavoratori stranieri rappresentano il 22,1% degli infortuni nel complesso. La maggior parte degli infortuni ai danni di lavoratori stranieri si concentra nel settore delle costruzioni”: il 13,7%. Sempre nel 2008 sono 43 i morti registrati nel settore delle costruzioni tra i lavoratori immigrati, 4 in più dell’anno precedente, il 18% del totale.