INUTILE LA COMMISSIONE D’INCHIESTA EMERGENZA COVID. PER LA SANITA’ SERVONO I SOLDI!

15 Feb 2024 case della comunità, centrali operative, cgil modena, commissione inchiesta covid, covid, fondo sanitario nazionale, osco, pnrr, sanità pubblica,

Con l’approvazione definitiva della Commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria legata al Covid si dà un ulteriore schiaffo alla sanità pubblica. Su buona parte delle materie oggetto della Commissione si era già espresso nel corso del 2023 il Tribunale dei Ministri che, nell’archiviare l’indagine su Conte e Speranza, aveva ricostruito minuziosamente come l’operato dei vari decisori pubblici, sia politici che tecnici, fosse adeguato alle informazioni note in quel momento storico.
Questo Governo, nell’incapacità di mettere in campo una discussione che coinvolga i lavoratori e i cittadini sul futuro della sanità pubblica, preferisce organizzare l’ennesima “distrazione di massa”. Fa particolarmente male che tutto questo avvenga nel silenzio del Ministro alla Salute Schillaci che tra l’altro è anche professore universitario della Facoltà di Medicina!

Invece di distrarre l’opinione pubblica e perdere tempo con improbabili commissioni, il Governo si dovrebbe impegnare ad affrontare i principali nodi della crisi della sanità: il continuo aumento dei carichi di lavoro che favoriscono la fuga dei lavoratori verso il privato, la compromissione della tenuta finanziaria delle Aziende sanitarie alle quali non è stato destinato un solo euro di finanziamento, il mancato coinvolgimento dei lavoratori e dei cittadini nelle scelte di riorganizzazione.
L’attività governativa sulla sanità procede senza una programmazione, rincorrendo le singole emergenze, come accaduto per il ripristino dei fondi per il contrasto ai disturbi alimentari, dove il Ministro ha recuperato la figuraccia iniziale per l’azzeramento degli stanziamenti.

Il PNRR sanità è stata una eccezionale occasione per rafforzare gli investimenti in nuove strutture e per rinnovare il parco di attrezzature tecnologiche.
Il nutrito programma di opere ed investimenti in tecnologia, previsto anche nella nostra provincia naufragherà se da Roma non arriveranno finanziamenti adeguati per il loro funzionamento: tra ristrutturazioni e nuove costruzioni sono previste tredici case Case della Comunità e quattro Osco (Ospedale di Comunità), ma non è stato messo a disposizione neppure un euro per farle funzionare!
Per non parlare delle nuove Centrali operative territoriali. Per far funzionare tutto questo servono risorse economiche per pagare medici, infermieri, Oss, centralinisti, servizi di manutenzione e pulizia.

Di questo passo la messa a terra della riforma della sanità territoriale sarà un disastro e la sanità pubblica non sarà più in grado di dare risposte ai bisogni di assistenza dei più fragili come gli anziani e i disabili, i bambini e gli adolescenti.

Alessandro De Nicola, responsabile sanità e welfare segreteria Cgil Modena

 

Modena, 15/2/2024

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