14 Ott 2013
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, uno schema di decreto legislativo che si pone l’obiettivo di favorire l’integrazione dei titolari di protezione internazionale (rifugiati e titolari di protezione sussidiaria), consentendo il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno)alle medesime condizioni previste per gli altri cittadini stranieri anche ai rifugiati che ad oggi ne sono esclusi.
Il decreto legislativo è stato predisposto in attuazione della direttiva 2011/51/UE del Parlamento europeo e del Consiglio dell’ 11 maggio 2011, che modifica la direttiva 2003/109/CE del Consiglio per estenderne l’ambito di applicazione ai beneficiari di protezione internazionale.
È previsto inoltre che:
i titolari di protezione internazionale con permesso di “lungo-soggiorno” potranno stabilirsi, a determinate condizioni (ad esempio, per motivi di lavoro), in un secondo Stato membro;
per favorire l’integrazione del titolare di protezione internazionale, oltre ad attribuirgli uno status ulteriore di soggiornante di lungo periodo, si prevede che questo può essere mantenuto anche in caso di cessazione della protezione internazionale;
viene eliminata, per gli stranieri beneficiari di protezione internazionale ed i loro familiari l’onere di documentare la disponibilità di un alloggio idoneo e non ci sarà più l’obbligo di superare un test di conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo”.
La direttiva è entrata in vigore a maggio. Entro quel mese l’Italia avrebbe dovuto recepirla.
http://www.governo.it/governo/consiglioministri/dettaglio.asp?d=73221