LA CGIL E L'INCA SULLA TUTELA DEI CONNAZIONALI ALL'ESTERO

09 Feb 2012

 

Con un comunicato stampa la Cgil e l’Inca prendono atto dell’interesse che il Ministro Terzi ha mostrato nell’incontro con il Presidente dell’Inps Mastrapasqua sul tema dei servizi ai nostri connazionali all’estero.

Sicuramente il Signor Ministro, anche grazie alla sua precedente esperienza nel campo della diplomazia, è informato che da oltre 50 anni i Sindacati ed i Patronati dei quali sono emanazione, hanno scelto di seguire le popolazioni migrate per assisterle, tutelarle e favorire la loro integrazione nei paesi ospitanti attraverso insediamenti propri.

I successi che l’Inps in questi anni ha avuto, in questa attività, sono dovuti allo spirito di “collaborazione”, spesso anche di “abnegazione”, dei Patronati e dei rappresentanti dei lavoratori del settore che hanno messo, prima dell’interesse proprio, l’interesse dei nostri connazionali all’estero.

Spesso, i meccanismi farraginosi messi in campo dalla burocrazia italiana ed anche, a volte, dall’Istituto, hanno messo a dura prova la vocazione dei Patronati e dei Sindacati ad essere soggetti della tutela di parte.

Sicuramente molta strada è stata percorsa in questi anni ma molto ancora c’è da fare e sembra che su questo il Ministro ed il Presidente Inps abbiano le idee ben chiare quando affermano che tra le priorità da mettere in campo ci sono la “semplificazione” delle procedure e “l’informatizzazione” intesa, a nostro parere, come scambio telematico oltre che delle informazioni, anche delle richieste di prestazione.

Anche sul piano delle attività relative ai servizi Consolari bisognerà intervenire al più presto, non solo per poter rispondere in tempi più brevi e con maggiore qualità alle richieste di prestazioni che assumono nuovo interesse in modo direttamente proporzionale alla crescita ed al prevalere delle discendenze dei nostri connazionali originariamente migrati.

Il rinnovo delle Convenzioni bilaterali in atto, la sottoscrizione di quelle che attendono da tempo la ratifica e l’esplorazione di possibili nuove Convenzioni con i paesi nei quali si recano le nuove generazioni di migranti o dai quali provengono la maggioranza delle immigrazioni è tra gli altri, un tema al quale va dedicato ampio spazio.

Ci auguriamo che la determinazione dei tempi nei quali intervenire e la scelta di coinvolgimento di tutti i soggetti interessati siano essi stessi una priorità per il signor Ministro al quale ci permettiamo di suggerire di guardare agli atti del suo Ministero quanto in precedenza era stato fatto in tema di una possibile Convenzione, non onerosa, che utilizzando la professionalità e la propensione alla tutela dei Patronati, di concerto con i Sindacati di categoria, rendesse più semplici e più esigibili i diritti in tema di assistenza consolare.

http://www.inca.it/News/201202090827.htm

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