“LA COOP SEI ANCORA TU?”, CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE DI SINDACATI E DELEGATI PER IL CONTRATTO AZIENDALE. STAMATTINA VOLANTINAGGIO AL CENTRO COMMERCIALE “I PORTALI”

08 Nov 2013 contratto, coop estense, filcams,

Modena, 8 novembre 2013

Dopo 12 volantinaggi davanti ai principali negozi Coop della provincia di Modena e durante le assemblee dei soci Coop, stamattina è arrivata anche in città la campagna di sensibilizzazione “La Coop sei ancora tu?” promossa in queste settimane dai sindacati del commercio Filcams/Cgil Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil modenesi.
Sede del volantinaggio il centro commerciale “I Portali” in viale dello Sport (in foto alcuni momenti). Scopo della campagna, sensibilizzare cittadini, clienti e opinione pubblica sulla necessità di riavviare le trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale, disapplicato unilateralmente da Coop Estense il 1° maggio 2012.
L’iniziativa si è svolta stamattina in contemporanea a “I Portali” di Modena e al centro commerciale “Il Castello” di Ferrara, poiché il rinnovo del contratto integrativo riguarda tutti i dipendenti Coop Estense delle due province, complessivamente circa 5.000 addetti, la metà su Modena.
Il volantinaggio di stamattina è stato anche sede di una conferenza stampa in cui sono stati convocati gli organi d’informazione modenesi e regionali per aggiornare sulle ragioni del mancato rinnovo.
L’assenza dell’integrativo – in una realtà commerciale come quella modenese dove dei 2.500 addetti, l’80% sono donne e l’80% sono a contratti part-time – determina un peggioramento delle condizioni salariali, e impedisce un governo condiviso dell’organizzazione del lavoro.
Le lavoratrici e i lavoratori sono soggetti a forme estreme di flessibilità oraria, viene chiesto loro di svolgere l’orario giornaliero su un nastro orario dalle 4 del mattino sino alle ore 24 (con l’integrativo il nastro era limitato a 11 ore) senza riconoscimento delle precedenti maggiorazioni.
Gli orari settimanali variano da settimane a 36 ore, a 24 ore, a 20 ore, a 0 ore (la settimana di lavoro a 0 ore non gode di contributi, assegni familiari, anzianità), l’orario giornaliero può variare di settimana in settimana, anche all’ultimo momento. Si intensifica il ricorso al lavoro notturno per varie attività strutturali (es. allestimento scaffali fatto in piena notte).

Senza integrativo i lavoratori sono a “diritti variabili”, esistono doppi/tripli regimi di trattamenti salariali e normativi, fra nuovi e vecchi assunti.

In assenza di integrativo, viene meno anche il premio di risultato definito in base a criteri oggettivi concordati, che ha avuto un valore massimo sino a 1.600 euro annui.
Coop Estense, a luglio 2013, ha sostituito il PdR con un’elargizione unilaterale di 500 euro una tantum, non riconducibile ad alcun criterio di produttività.

A peggiorare ulteriormente la situazione, si è aggiunta la liberalizzazione degli orari commerciali introdotta dal Governo Monti con il Decreto Salva Italia del dicembre 2011, che anziché creare (come negli auspici) maggior occupazione e aumento dei consumi, ha sinora determinato aumento della precarietà. Lo dimostra l’aumento dei contratto a termine, a cominciare dai 1.100 contratti interinali a 8 ore nel 2012.
L’auspicato aumento dei consumi, che spesso si traduce nel differire alla domenica acquisti che altrimenti sarebbero fatti in altri giorni della settimana, difficilmente sarà possibile nel permanere di una crisi economica e della di munizione del potere di acquisto di lavoratori e pensionati.

Filcams/Cgil Modena


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