27 Ott 2011
Modena, 27 ottobre 2011
Credo che su questo tema occorre avere rispetto per una situazione che vede un intero comparto, quelle delle costruzioni, vicino al tracollo. Parliamo di migliaia di persone, di imprese, competenze, risorse che hanno contribuito al benessere del nostro territorio, hanno accompagnato la crescita e la trasformazione, l’evoluzione del nostro modo di vivere ed abitare.
Ovviamente non si deve giustificare tutto, ma nemmeno, con una leggerezza inaccettabile, ignorare il dramma di chi nel comparto lavora.
Evocare la crisi come un’opportunità è una colossale sciocchezza. La crisi, questa crisi in particolare, così ampia e devastante è solo distruzione.
Quindi credo occorra equilibrio, nell’esprimere valutazioni, sapendo che non c’è un grande spazio per nuove iniziative, ma neppure precludere di mettere in campo iniziative che danno risposte a bisogni concreti, sapendo anche che di lavoro nell’ambito edile, sul recupero del patrimonio esistente, non solo ce ne sarebbe tantissimo, ma è anche assolutamente necessario.
Qualche esempio potrebbe essere la messa in sicurezza del territorio, la ristrutturazione del patrimonio edilizio, il riuso, la riqualificazione urbana, la ristrutturazione dell’edilizia scolastico, una viabilità moderna, insomma la predisposizione di quella serie di interventi che preparano e siano di avvio della ripresa economica locale.
E’ evidente che tutto deve partire dal reperimento delle risorse, sia pubbliche che private, che devono trovare in una politica del governo nazionale, diverso da quello in forza ora, campione di insipienza, lo stimolo per essere messe in circolo.
Il sistema locale, amministrazioni e parti sociali, possono definire politiche attive in tal senso, se si smettesse di polemizzare e si cominciasse a programmare e a fare, si darebbe anche un senso concreto ad un diverso modo di affrontare la crisi rispetto al governo nazionale.
Il sistema edile nel suo complesso è pronto alla sfida, una sfida che tenga insieme occupazione e progetti di sviluppo per il nostro territorio, ma ha bisogno di aiuto, aiuto concreto e legalità, non di crisi.
Sauro Serri, segretario Sindacato edili Fillea/Cgil Modena