11 Feb 2013
Interverrà il ministero dell’Interno perché venga accolta la cittadinanza di un giovane colombiano al quale non è stata concessa la cittadinanza benché nato in Italia. La sindrome down da cui è affetto lo rende incapace di intendere e volere e, dunque, di prestare il giuramento. L’Italia ha ratificato la Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità con la legge n. 18 del 2009, che afferma che le persone con handicap hanno “il diritto di acquisire e cambiare la cittadinanza e non devono essere private della cittadinanza arbitrariamente o a causa della loro disabilità”, e questo dovrebbe facilitare il buon esito della vicenda. In ogni caso la prossima legislatura farebbe bene a chiarire questo aspetto.
E’ stata invece rinviata di sei mesi la concessione della cittadinanza a un uomo marocchino che non è riuscito a leggere il giuramento perché analfabeta nonostante 21 anni di presenza in Italia. Il posticipo gli darà la possibilità di imparare.
L’articolo 10 della legge 91/92 sulla cittadinanza prevede che “il decreto di concessione della cittadinanza non ha effetto se la persona cui si riferisce non presta, entro sei mesi dalla notifica del decreto medesimo, giuramento di essere fedele alla Repubblica e di osservare la costituzione e le leggi dello Stato”