LA FIOM TORNA ANCHE IN FERRARI. IERI LE ASSEMBLEE FRA I LAVORATORI DOPO LA LUNGA ESCLUSIONE SEGUITA AL CONTRATTO SEPARATO DEL GRUPPO FIAT

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Modena, 22 gennaio 2014

Si sono svolte ieri, martedì 21 gennaio, le assemblee sindacali indette da Rsa Fiom/Cgil e Fiom/Cgil Modena alla Ferrari Auto di Maranello.
La Segreteria della Fiom di Modena esprime soddisfazione perché finalmente si sono potute svolgere anche in Ferrari le assemblee fra i lavoratori che in modo pretestuoso l’azienda aveva sinora negato (sia quelle richieste a novembre che a dicembre 2013).
Importante l’accoglienza che i lavoratori e le lavoratrici hanno dimostrato nei confronti del rientro in fabbrica dei rappresentanti Fiom, sia in termini di partecipazione – erano presenti nelle assemblee oltre 450 fra operai ed impiegati – sia in termini di dibattito.

E’ evidente che all’interno di Ferrari, come in tutte le altre realtà del Gruppo Fiat a Modena (Cnh e Maserati) c’è l’esigenza di ritornare a respirare aria di sindacato. C’è voglia da parte dei lavoratori di tornare a svolgere assemblee sindacali dibattute, che affrontino le condizioni di lavoro e di tutela cancellate dall’applicazione del contratto specifico di primo livello (CCSL) del Gruppo Fiat.
Nelle assemblee la Fiom ha presentato proposte sul superamento della Rsa (di nomina sindacale) per andare ad una rielezione delle Rsu in tutto il gruppo Fiat (e quindi anche in Ferrari), sulla richiesta sempre più urgente di una discussione con il Gruppo Fiat di un piano industriale di gruppo, sul superamento delle condizioni stabilite dal CCSL in materia di orario di lavoro e di condizioni di lavoro in tutti gli stabilimenti Fiat.

Dal dibattito è risultato evidente che i lavoratori sono consapevoli del peggioramento delle loro condizioni di tutela dopo l’applicazione del CCSL.
Il progetto di Fiat con il CCSL era di mettere fine alle relazioni sindacali, vincolando i firmatari a non poter contrastare le decisioni con un meccanismo di sanzioni sia nei confronti dei sindacati che delle Rsa, e con l’esclusione dall’azienda dei sindacati non firmatari.
Quel progetto è completamente fallito dopo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2013 che ha riconosciuto il diritto alla Fiom di essere sindacato legittimo e soggetto negoziale, anche se non firmatario.

Le assemblee di ieri sono state la prima conseguenza di quella sentenza. La Carta rivendicativa Fiom votata dalle lavoratrici e dai lavoratori in tutto il gruppo, le richieste avanzate a FIAT e il rapporto con le lavoratrici ed i lavoratori, sono la strada maestra che permetterà di mettere in discussione tutto ciò che è avvenuto negli stabilimenti Fiat dopo la firma del CCSL.

La Fiom/Cgil chiede alle altre organizzazioni sindacali di convocare unitariamente le prossime assemblee e di iniziare a confrontarsi insieme sulle problematiche e le necessità delle lavoratrici e dei lavoratori in tutti gli stabilimenti del Gruppo Fiat nella nostra Provincia.

Simone Selmi, Fiom/Cgil Modena

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