29 Ago 2011
La disoccupazione, innanzitutto. Poi la qualità dei servizi sociali e sanitati. E, infine, la criminalità. Per i cittadini italiani le emergenze sono in quest’ordine. Un’agenda ben diversa da quella dei telegiornali, che, invece, mettono al primo posto la criminalità, a cui dedicano quasi il 41% dello spazio, contro una media europea del 28, 6%. Sono i risultati dell’ultimo rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza, che indaga la rappresentazione sociale e mediatica della sicurezza in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna mettendo a confronto le priorità dei cittadini e quelle dei tg. In particolare, secondo l’indagine, il tema della disoccupazione viene indicato come il più urgente dalla metà dei cittadini intervistati.
“Un altro elemento di discordanza tra percezione sociale e rappresentazione mediatica della sicurezza emerge, poi, in relazione al tema dell’immigrazione”. L’aumentata attenzione, nell’ultimo anno, dei tg ai flussi migratori quale fattore di insicurezza, soprattutto per l’emergenza degli sbarchi, non è infatti condivisa dall’opinione pubblica. “Anzi, rispetto a qualche anno fa, le paure legate alla presenza straniera appaiono più contenute”. Oggi appena il 6% degli intervistati cita l’immigrazione quale primo problema, quando negli ultimi anni aveva superato il 10 (con un picco del 13% nel 2007).
“Gli effetti della crisi non sembrano”poi, “avere alimentato, nella popolazione, sentimenti di chiusura verso l’esterno, ma nemmeno la percezione dei migranti come concorrenti per il posto di lavoro sembra essersi ampliata”. Solo poco meno di un terzo delle persone intervistate considerano gli stranieri una minaccia per l’occupazione. (32%). “È possibile, semmai, che le perduranti difficoltà della nostra economia abbiano depotenziato uno dei fattori che, in passato, avevano favorito l’accettazione dei nuovi arrivati: l’idea che la forza lavoro straniera potesse rappresentare una risorsa – quasi una necessità, secondo molti – per il nostro sistema produttivo”. La quota di persone che vede gli immigrati come una risorsa economica è oggi al minimo storico: 40%, quando nei precedenti sondaggi aveva superato, anche di molto, l’asticella della maggioranza assoluta, – 60%, in una rilevazione del 2003″.
Ad essere più preoccupato per l’immigrazione è soprattutto l’elettorato di centro-destra, in particolare quello della Lega Nord. “Tra i leghisti, quasi uno su due (49%) teme che chi cerca fortuna nel nostro paese possa rendere più complicata la ricerca (o il mantenimento) di un posto di lavoro; ma il dato è molto elevato anche tra chi destina il proprio voto al Popolo della Libertà (44%). Del resto, la distribuzione territoriale di questo risultato mostra, non sorprendentemente, come siano i cittadini residenti nel Sud (37%) a temere di più i contraccolpi in chiave occupazionale dei flussi migratori”. Tale preoccupazione sembra investire in particolar modo i soggetti meno istruiti (38%), residenti in comuni di piccole dimensioni (36% nei centri al di sotto dei 30 mila abitanti), gli operai (43%), oltre, ovviamente, a chi è già disoccupato.
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La sicurezza in Italia e in Europa. Significati, immagine e realtà. Indagine sulla rappresentazione sociale e mediatica della sicurezza. Le priorità dei cittadini e quelle dei Tg in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna:
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