LANDINI AI DIPENDENTI DI CREMONINI: “MANIFESTIAMO A LATINA PER FERMARE LA STRAGE SUL LAVORO”

01 Lug 2024 assemblea, flai, giovanni mininni, gruppo cremonini, inalca, maurizio landini, referendum popolari 2025,

Nello stabilimento Inalca di Castelvetro di Modena si sono tenute tre assemblee dedicate alla campagna referendaria della Cgil per un lavoro sicuro e tutelato. Presenti il segretario generale Cgil Maurizio Landini e il suo omologo della Flai Giovanni Mininni. Tra i temi toccati, anche l’iniziativa contro sfruttamento e caporalato fissata per sabato 6 luglio nel capoluogo laziale. A margine si è tenuto un incontro col fondatore del gruppo, Luigi Cremonini.
Attenti, partecipi e combattivi. Allo stabilimento di Castelvetro di Modena, quasi trecento lavoratrici e lavoratori delle aziende del gruppo Cremonini – Inalca e Ges.Car. – hanno presenziato alle tre assemblee sindacali dedicate ai referendum sul lavoro promossi dalla Cgil. Presenti il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e quello della Flai Cgil Giovanni Mininni. «Con questi quattro referendum vogliamo lottare contro la precarietà, contro i licenziamenti ingiusti e per un lavoro sicuro – ha spiegato Landini – Un tema, quest’ultimo, che ribadiremo con forza sabato 6 luglio a Latina, durante la manifestazione contro un sistema di fare impresa che sfrutta e che uccide».
Con 5.500 capi lavorati ogni settimana, e mille tra operai e impiegati, quello di Castelvetro è il sito produttivo di carni bovine più grande d’Italia. A margine delle assemblee si è tenuto un incontro tra i vertici del sindacato e Luigi Cremonini, fondatore della multinazionale italiana che opera nel settore alimentare. «È stato un incontro importante e proficuo – commenta Giovanni Mininni – durante il quale abbiamo avuto garanzie rispetto alle prospettive dell’azienda per valorizzare il lavoro di chi vi opera quotidianamente e qualificare ancora di più il processo produttivo, puntando anche sulla formazione».
In Inalca la metà dei lavoratori aventi diritto ha sottoscritto i quesiti referendari su precariato, licenziamenti ingiusti e sicurezza sul lavoro. A livello nazionale sono state raggiunte 850mila firme.

Castelvetro (Modena), 1.7.24

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