LAVORO DOMESTICO. L'IDENTIKIT DEL COMPARTO

14 Gen 2013

 

Sebbene rispetto ad altri settori la crisi abbia colpito in maniera moderata il comparto del lavoro domestico, tuttavia si registra una diminuzione del – 5,2% tra i lavoratori stranieri tra il 2010 e il 2011.” Lo afferma uno studio della Fondazione Leone Moressa. La contrazione non riguarda i lavoratori italiani, che registrano iun aumento del 3,0%. Il lavoro domestico rimane comunque prevalentemente appannaggio della popolazione straniera, che copre l’80,3% della manodopera complessiva impiegato in questo settore.

La popolazione dei lavoratori domestici è costituita prevalentemente da donne: le lavoratrici italiane hanno un’età media di 46 anni, mentre le straniere sono più giovani di 3 anni. Quest’ ultime lavorano più ore settimanali delle italiane, ma dichiarano meno settimane. Le lavoratrici straniere ricevono una retribuzione media di 6.411 €, mentre le italiane percepiscono mediamente 5.153 € all’anno. La maggioranza (60,2%)degli stranieri impiegati in questo settore provengono dall’Europa.

I contribuenti stranieri risultano essere circa 770 mila, di cui il 60,9% è costituito da lavoratori provenienti dall’Europa dell’Est e il 17,6% dall’Asia orientale. I sud americani sono coloro che versano l’ammontare maggiore in termini di contributi (1.188 €) al contrario dei Nord Africani che invece non arrivano ai 1.000 € (855 €).

Lombardia e Lazio raccolgono oltre un terzo dei lavoratori domestici presenti sul territorio nazionale, rispettivamente il 20,2% e il 17,2%. L’incidenza maggiore degli stranieri sul totale dei lavoratori domestici si riscontra in Lazio (88,1%), Emilia Romagna (87.8%) e Lombardia (87,5%). La Sardegna, in questo senso, si distingue per essere la regione in cui rimane prevalente l’impiego di lavoratori autoctoni in questo settore: gli stranieri rappresentano solo il 23,7 % del totale dei lavoratori domestici. Roma, Milano e Torino si riconfermano le prime tre province per numero di lavoratori domestici: la capitale, con oltre 109 mila iscritti all’Inps raccoglie il 15,5% dei lavoratori domestici italiani, seguita da Milano (11,7%) e Torino (4,8%).

http://www.fondazioneleonemoressa.org/newsite/2013/01/52-di-lavoratori-domestici-stranieri-dal-2010-al-2011-l80-dei-lavoratori-in-questo-settore-rimane-comunque-non-italiano/

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