29 Ago 2014
Aumenta l’instabilità dei matrimoni fra coniugi di diversa cittadinanza. Lo certifica l’Istat. Si tratta naturalmente di un fenomeno recente in Italia.
Nel 2005 sono state pronunciate nei tribunali italiani 7.536 separazioni riguardanti “coppie miste”9 di coniugi, contro 4.266 concesse nell’anno 2000, con un incremento pari al 76,7% . Successivamente, si è registrata una battuta d’arresto sia in valori assoluti che percentuali ma nel 2012 le separazioni hanno ripreso a salire raggiungendo il valore assoluto massimo pari a 8.176 (9,3% di tutte le separazioni, percentuale simile a quella registrata nel 2000). La discontinuità nell’evoluzione di questa tipologia di separazioni è da mettere in relazione all’andamento che si riscontra nei matrimoni che coinvolgono un cittadino straniero e uno italiano10. Quasi in sette casi su dieci (68,9%), la tipologia di coppia mista che arriva a separarsi è quella con marito italiano e moglie straniera (o che ha acquisito la cittadinanza italiana in seguito al matrimonio). Questo risultato appare strettamente connesso con la maggiore propensione degli uomini italiani a sposare una cittadina straniera.
Per quanto riguarda i divorzi di “coppie miste” la tendenza è in crescita, anche se l’entità del fenomeno è piuttosto contenuta (4.584 nel 2012, pari all’8,9% del totale)