LETTERA INVIATA AI LAVORATORI DEL MACELLO FRIBOI (JBS/BERTIN) – BRASILE

19 Ott 2010 flai,

Ai compagni sindacalisti e ai lavoratori brasiliani

del macello FRIBOI (JBS/Bertin)

 

 

Modena (Italia), 19 ottobre 2010

 

 

Care compagne e cari compagni,

la FLAI CGIL di Modena è vicino alla vostra lotta che cerca di ottenere diritti che dovrebbero essere fondamentali per ogni lavoratore di questo Pianeta. Orario di lavoro umano e sopportabile, ritmi e velocità di lavoro adeguati, sicurezza sul lavoro e tutele sanitarie dovrebbero essere riconosciti in ogni luogo della nostra Terra. Così come  poter scioperare, senza ricatti o minacce, dovrebbe essere un diritto universale e indiscutibile.

Diritti che dovrebbero costituire la base di un’impresa, come la JBS, che si sta muovendo a livello globale, anche in Italia  , con l’alleanza strategica siglata nel 2007 con INALCA (del Gruppo Cremonini). Un’impresa globale con 140 stabilimenti sparsi sul Pianeta, con 125 mila collaboratori, che pochi giorni fa ha svolto un’intensa campagna pubblicitaria sui maggiori quotidiani nazionali e locali, propagandando crescita sostenibile, rispetto del pianeta e delle persone. In questa campagna pubblicitaria si afferma, inoltre, la priorità per il bene comune, la fiducia dei clienti, dei fornitori e dei collaboratori.

Parole e affermazioni importanti e significative, che dovrebbero essere all’altezza di un’ impresa che vuole competere nel terzo millennio investendo nella “responsabilità sociale”, nelle persone e nell’ambiente. Purtroppo, dopo aver conosciuto la vostra situazione e la cruenta lotta che vi sta impegnando da oltre quindici giorni, capisco che quelle importanti affermazioni della JBS in Italia sono solo propaganda.

Nella stessa giornata di oggi ho inviato un comunicato stampa ,  che verrà anche recapitato ai dirigenti locali di JBS in Italia , per comunicare il rammarico della nostra organizzazione.

Vi invio la mia personale, piena ed incondizionata solidarietà per la lotta che state portando avanti. La vostra vertenza ha alcune analogie con quella che stiamo affrontando con l’INALCA JBS qui a Modena (Italia) : rispetto dei contratti e rispetto delle persone.

Un’ analogia che è ormai comune a tutto il settore della macellazione bovina e suina, in Italia, in Europa e nel mondo. Analogie che dimostrano un livello di sfruttamento, illegalità e non rispetto dei diritti dei lavoratori senza più confini , con allineamento al livello più basso degli stessi diritti , portato avanti anche da multinazionali senza scrupoli in ogni luogo del Pianeta.

Anche questi sono gli effetti perversi della globalizzazione economica,  quello che non è accettabile è che ciò avvenga in aziende che propagandano rispetto delle persone e crescita sostenibile. Auspico che la JBS ritorni sui suoi passi, trattando seriamente con  voi, mantenendo coerenza con ciò che ha dichiarato qui in Italia.

Nell’inviarvi il mio saluto, a nome di tutta la FLAI CGIL di Modena, vi rinnovo la mia completa solidarietà per la lotta che state conducendo.

Cordiali saluti

 

 

Umberto Franciosi

Segretario Generale della FLAI CGIL di Modena

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