LIBERTA' DI ASSOCIAZIONE PER IL PERSONALE MILITARE: CGIL ER SOSTIENE APPELLO CO.BA.R

12 Feb 2013

Bologna, 12 febbraio ’13

 

A circa sei mesi dall’elezione per il suo 11° mandato, il Co.Ba.R.-Organismo di Rappresentanza Militare degli operatori della Guardia di Finanza dell’Emilia Romagna, ha approvato pochi giorni fa, alla unanimità, un importante documento che tratta, con grande chiarezza, del riconoscimento dei pieni diritti del personale militare: una presa di posizione che la Cgil Emilia Romagna sostiene con forza e che non può restare chiusa tra le mura delle sedi della G.d.F.

Il Co.Ba.R. della G.d.F. di tutte le province dell’Emilia Romagna si appella alla Convenzione Europea dei Diritti, oltre che alla Carta Sociale Europea, affinchè siano finalmente rimossi gli impedimenti della legge italiana “…con riferimento alla libertà di associazione e al diritto di partecipare alla costituzione di libere organizzazioni professionali e/o sindacali, di potervi aderire democraticamente per la tutela dei propri diritti ed interessi, come previsto per tutti i cittadini e lavoratori”. Altri organi di rappresentanza – come il CoBaR Aeronavale – hanno votato analoghi documenti.

La Cgil da lungo tempo condivide e lavora per questi stessi obiettivi, a partire da un’urgente riforma della Rappresentanza Militare nel senso della sua piena democratizzazione. A queste centinaia di cittadini-finanzieri che vivono nelle nostre città ed ai quali chiediamo ogni giorno di agire, con efficienza e professionalità, per tutelare basilari interessi dello Stato e fondamentali principi di equità scritti nella Costituzione, non si possono ancora negare diritti elementari di libera associazione. Per ognuno di noi tutto ciò è acquisito, normale ed irrinunciabile, perchè sta nella democrazia. Per loro è semplicemente vietato, nonostante le democrazie europee dimostrino che si può fare, senza indebolire, anzi rafforzando la coesione interna di quei Corpi dello Stato. E’ necessaria più efficienza e funzionalità che solo un’interazione con l’intera società può dare, non più un astratto Codice dell’Ordinamento Militare.

L’appello del Co.Ba.R. è rivolto in primo luogo al futuro Parlamento e Governo nazionale. Ogni candidato dovrebbe assumerlo quale impegno per una civile e moderna riforma dello Stato, oltre che per il riconoscimento dei diritti di base per una di quelle “minoranze” di cittadini, di cui quasi mai si parla. Ma è un messaggio stringente per l’intera società democratica: le istituzioni locali, i sindacati, il ricco e variegato associazionismo che connota la forza della democrazia nei nostri territori. Non solo solidarietà, ma attive azioni per ricondurre settori preziosi dello Stato nella pienezza della cittadinanza civile.

 

Franco Zavatti

Coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna

Vice presidente nazionale Ficiesse/ Associazione Finanzieri Cittadini Solidarietà

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