18 Giu 2009
Torna uno strumento unico di informazione e formazione, il Rapporto sui diritti globali, realizzato dall’Associazione SocietàInformazione, edito dalla Ediesse e promosso dalla Cgil in collaborazione con AcitinAid, Arci, CNCA, Antigone, Forum Ambientalsta, Gruppo Abele e Lega Ambiente. E’ alla settima edizione. Il rapporto fotografa lo stato dei diritti economico-sindacali; sociali; umani, civili e politici; globali ed ecologico-ambientali e li considera interdipendenti.
Nel capitolo dedicato ai diritti umani, civili e politici il rapporto si sofferma sulla diffusione di razzismo e xenofobia in Europa e parla di ‘caso italiano’: “Ma se il fenomeno xenofobo e razzista è diffuso in tutta Europa è indubbia l’esistenza di un ‘caso italiano’. Aggiunge, prendendo a prestito la Relazione UNAR 2008, che il razzismo in Italia è “diffuso, vago e, spesso, non tematizzato. La cifra degli abusi è l’assoluta ordinarietà con cui vengono perpretati. Gli autori sembra che si sentano pienamente legittimati nel riservare trattamenti differenziati a seconda della nazionalità, dell’etnia o del colore della pelle”, ma, aggiunge il rapporto, è “ancora più grave il fatto che, nonostante i vari richiami lanciati a più livelli, non ci sia una consapevolezza reale nel Paese”. Perfino gli stessi cittadini stranieri, rileva, in questa sorta di ‘normalizzazione’ degli atti di discriminazione e di razzismo, “sembrano aver alzato il livello di sopportazione degli abusi”.
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