22 Ott 2013 fiom,
Modena, 22 ottobre 2013
Presso la ditta Oilsafe s.r.l. con sede in via Toscanini 209 Modena, azienda di circa 8 dipendenti attiva nel settore della oleodinamica, in data 17 settembre è stata licenziata una dipendente, N.I.
Formalmente la motivazione è per “giustificato motivo oggettivo”, in realtà, a parere della Fiom-Cgil, risulta essere una ritorsione discriminatoria nei confronti di colei che, negli scorsi mesi, ha organizzato sindacalmente i propri compagni di lavoro per veder rispettati i propri diritti.
Che le ragioni economiche addotte dall’azienda siano puramente pretestuose lo dimostrano, da un lato, il fatto che la mansione svolta precedentemente da N.I. è stata ora affidata ad un’altra lavoratrice, prima addetta ad altri compiti, e dall’altro il fatto che in azienda si stanno continuando a svolgere parecchie ore di straordinario.
Proprio il mancato pagamento delle ore di straordinario è stata la causa del contenzioso che negli scorsi mesi ha visto i lavoratori, organizzati appunto dalla lavoratrice licenziata, rivolgersi al sindacato e, tramite esso, ottenere dall’azienda quanto dovuto.
Da quel momento è scattata una serie continua di pressioni ed intimidazioni nei confronti dei principali artefici della vertenza che ha portato fino al licenziamento di N.I.
La Fiom-Cgil ritiene grave ed inaccettabile un comportamento di tal genere e pertanto darà tutta l’assistenza sindacale e legale necessaria affinché la lavoratrice possa essere reintegrata sul proprio posto di lavoro.
Infatti, pur essendo un’azienda sotto i 16 dipendenti, quello comminato è considerato un provvedimento palesemente discriminatorio e ritorsivo per cui si prevede il reintegro a prescindere dalle dimensioni occupazionali dell’impresa.
Paolo Brini Fiom/Cgil Modena