30 Giu 2011
L’ITALIA FUORI DALL’ITALIA
di Arturo Ghinelli
Ritenere che la presenza italiana all’estero sia solo limitata al passato è assolutamente infondato e sconfessato dalle statistiche del VI Rapporto sugli Italiani nel Mondo della Caritas/Migrante. All’estero vivono attualmente 4 milioni di cittadini italiani,aumentati di quasi 90 mila unità nel corso di un anno, e 60-80 milioni di oriundi. Concentrati in larga misura in Europa(2 milioni e 263 mila)e in America(1 milione e 629 mila)sono presenti praticamente in tutti i paesi del mondo. Certo l’emigrazione di massa ha avuto origine 150 anni fa con l’Unità d’Italia, perché aumentarono le bocche da sfamare ma non le risorse. Una volta si emigrava anche dalle regioni più ricche del Nord,come pure dall’isola di Lampedusa,oggi teatro di sbarchi. Si viaggiava nelle navi a vapore,talvolta vere e proprie carrette del mare destinate a naufragare(Sirio del 1906 tra i tanti)per inseguire un futuro da sogno che tale non era. La nota canzone” Mamma mia dammi cento lire che in America voglio andar” ne è la testimonianza popolare. Numerosi erano i minori non accompagnati mandati dalle loro famiglie verso “lamerica”in cerca di fortuna. Nel 1873, il New York Times parlava con toni non certo teneri di 80 mila di questi minori presenti in città. In Francia ad Aigue Mortes ci fu la caccia ai “maccaroni”(così venivano chiamati gli italiani)venuti a rubare il lavoro. Il Rapporto serve a evitare di disperdere questa memoria storica e a riflettere sulla integrazione che i nostri emigrati hanno avuto nel mondo non solo nelle scuole e nelle università ma dall’intera società,facendo della storia una vera maestra di vita. Certo oggi la mobilità è cambiata.
Si emigra poco ma si sogna il trasferimento all’estero e una percentuale crescente di italiani vorrebbe vivere all’estero: il 40,6% tra tutte le fasce d’età e ben il 50,9% dei giovani tra i 25 e i 34 anni. Tra questi ultimi che programmano un futuro migliore molti si danno da fare per realizzarlo. Ad esempio i 17.754 studenti universitari che nell’anno accademico 2008-2009 si sono avvalsi del programma europeo Erasmus per passare un periodo di studio all’estero,1628 che hanno compiuto un tirocinio presso imprese straniere, mentre 42.433 sono risultati stabilmente iscritti a università di altri paesi. Inoltre,gli stessi dati dell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero attestano che annualmente si spostano migliaia di laureati,ponendo fine all’attesa di un sempre più improbabile miglioramento in Italia.
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=21532
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