04 Gen 2010 filcams,
Comunicato stampa FILCAMS
Come sempre la fine di un anno e l’avvento di quello nuovo è fonte di grandi festeggiamenti, buoni propositi futuri, promesse di momenti migliori per tutti.
Come sempre la fine di un anno rappresenta anche la fine di molti appalti pubblici e privati. Pulizie, ristorazione, servizi qualificati per le imprese e per il settore pubblico: si tratta di un settore che occupa nella provincia di Modena oltre 8.000 addetti.
La fine di un appalto per un lavoratore del settore rappresenta sempre un salto nel buio. A maggior ragione se cade alla fine dell’anno, perché come ben si sa, questo è periodo di feste e periodo vacanziero per molti. Per questo motivo è spesso difficile per il sindacato riuscire ad ottenere incontri con le aziende committenti, con quelle uscenti ed entranti nell’appalto di servizi.
Ciò significa che i lavoratori e lavoratrici si ritrovano spesso ad avere un contratto che finisce con la fine di dicembre e non sapere con chi lavoreranno dall’inizio di gennaio. O peggio ancora, non sapere affatto se quel lavoro ce l’avranno ancora.
La mancanza di informazioni ed il mancato rispetto delle regole contrattuali e di legge in materia rendono ogni passaggio di appalto una sorta di terno al lotto e il lavoro del sindacato un’eterna rincorsa delle aziende inadempienti.
Spesso i committenti si disinteressano degli effetti indotti dalle proprie scelte, considerando, come ebbe a dire un autorevole rappresentante di un comune modenese, il lavoro in appalto alla stregua di una fornitura di carta igienica.
Questa situazione, come avevamo già denunciato nella conferenza stampa sul tema tenutasi il 4 novembre, rasenta ormai il limite dell’intollerabilità.
E’ una situazione diffusa ormai in maniera endemica in tutti i settori in cui si opera in appalto. Stiamo parlando di appalti nelle banche, nelle grosse aziende industriali della provincia nonché dei servizi nei Comuni di Modena e provincia, nello Stato, nella Sanità.
E’ necessaria una forte azione di contrasto contro questi fenomeni.
E’ necessario che le istituzioni unitamente alle parti sociali attivino un serio tavolo di confronto che si ponga l’obiettivo di una forte e oltremodo necessaria azione di regolamentazione del settore.
Non è possibile che il 31 Dicembre centinaia di lavoratrici e lavoratori degli appalti si trovino al Cenone brindando all’anno che verrà e al lavoro che – forse – se ne va.
FILCAMS-CGIL Modena

