29 Mar 2012
di Arturo Ghinelli
Il CERD,Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni razziali, ha presentato le raccomandazioni alle autorità italiane. Il CERD segnala tre aspetti positivi:
- L’adozione di una strategia nazionale di inclusione sociale dei Rom e dei Sinti
- La creazione di un Ministero per la cooperazione e l’integrazione
- Il rafforzamento dell’Ufficio Nazionale contro le discriminazioni razziali UNAR,pur chiedendo misure che ne accrescano l’efficacia
Le osservazioni maggiori sono state rivolte alla grave situazione di segregazione di cui sono vittime gli appartenenti ai gruppi etnici Rom e Sinti. Si raccomanda alle autorità italiane di mettere in atto politiche di inclusione sociale ed abitativa nei confronti di questi gruppi al fine di evitarne la marginalizzazione e segregazione sociale,con uno sforzo di discontinuità rispetto alla politica condotta finora e centrata unicamente sui cosi detti “campi nomadi”.
Sempre a questo riguardo il Comitato ONU sottolinea l’urgenza di affrontare la questione dei diffusi fenomeni di apolidia “de facto” presenti all’interno delle famiglie Rom,giunte in Italia nel corso degli anni ’90 a seguito delle guerra civile nella ex Jugoslavia. Il CERD raccomanda dunque di adottare misure di ordine legislativo in grado di ridurre i fenomeni di apolidia in linea con gli obblighi internazionali derivanti dalle Convenzioni ONU del 1954 e del 1961.