MANCA LA DEMOCRAZIA IN ATENEO?

18 Apr 2011

Modena, 18 aprile 2011

I Sindacati e le Rsu dell’Università di Modena e Reggio Emilia protestano unitariamente contro la definizione degli Organi che governeranno l’Ateneo sulla base della riforma Gelmini.

In particolare si sta delineando l’ingiustificata esclusione del personale tecnico-amministrativo dalle scelte gestionali di fondo dell’Università.

Il personale tecnico-amministrativo conta 650 lavoratori rispetto agli 850 fra docenti e ricercatori, ma, sulla base degli orientamenti che la Commissione Statuto sta assumendo, non avrà propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione che si formerà dopo l’estate. Mercoledì 20 aprile, infatti, la Commissione Statuto delibererà in merito alla composizione del CdA che si insedierà dopo l’estate.

I sindacati hanno già sottolineato ai vertici dell’Ateneo che una scelta di questo genere rappresenta un mancato riconoscimento del ruolo e della professionalità del personale. Ma la decisione sarebbe ancora più grave sotto il profilo delle regole democratiche che dovrebbero ispirare l’organizzazione e il funzionamento dell’Università.

Le rappresentanze sindacali ritengono che gli organi di gestione dell’Ateneo debbano essere guidati da chi esprime la missione istituzionale che si esplica nella docenza e nella ricerca. Ma negli organi che decidono delle scelte di fondo dell’Università, così come si prevede la rappresentanza degli studenti, è necessario altrettanto prevedere la presenza di chi si occupa del supporto tecnico e amministrativo.

Già l’Ateneo di Parma ha deciso in questo senso e anche gli altri Atenei dell’Emilia-Romagna sono orientati ad affermare principi di piena rappresentanza di tutta la comunità accademica.
Sindacati e Rsu chiedono perciò che l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia adotti una decisione che salvaguardi un principio di democrazia irrinunciabile, prevedendo un’adeguata rappresentanza nel CdA e nel senato Accademico del personale tecnico-amministrativo.
Negli ultimi 40 anni il personale tecnico-amministrativo ha sempre avuto una sua rappresentanza nel CdA di Ateneo, e la riforma Gelmini non esclude a priori tale rappresentanza nei futuri CdA. Quindi sarebbe una grave responsabilità dei vertici dell’Ateneo escludere il personale da adesso in poi.

FLC/CGIL SNALS/CONFSAL UIL/PA CISL/UNIVERSITA Modena
RSU UNIMORE

image_print

Articoli correlati

16 Lug 2025 caaf cgil modena

UFFICI CAAF CGIL APERTI IN ESTATE. PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI C’E’ TEMPO SINO AL 30 SETTEMBRE

Il Caaf Cgil Modena ricorda che gli uffici sono aperti nei mesi estivi.Chi non ha ancora presentato la dichiarazione dei […]

16 Lug 2025 cgil

SANITÀ’ IN MONTAGNA: SBAGLIATO NON COINVOLGERE I SINDACATI SULLE SCELTE DI RIORGANIZZAZIONE

Nei giorni scorsi una delegazione sindacale, composta anche da Cgil e sindacato pensionati Spi Cgil, ha incontrato il distretto Ausl […]

16 Lug 2025 accreditamento

ACCREDITAMENTO SOCIO SANITARIO: RIPRISTINARE I MIGLIORAMENTI DEI SERVIZI AI CITTADINI E DEL LAVORO

Sospendere in toto l’applicazione della delibera 1638/2024 significa “parcheggiare con le quattro frecce” tutto il sistema di accreditamento socio sanitario […]