29 Set 2017 appello, cgil informa, manifestazione, presidio, violenza contro donne,
Si tiene a Modena venerdì 29 settembre la manifestazione lanciata dalla Cgil in tutta Italia contro la violenza sulle donne. La manifestazione che nel resto dei territori è prevista per sabato 30 settembre, a Modena anticipa di un giorno in concomitanza con la rappresentazione dello spettacolo contro la violenza di genere “Non volevo vedere” che gode del sostegno del sindacato.
Le iniziative previste per venerdì 29 settembre a Modena sono dunque due: il presidio-volantinaggio dalle ore 17 alle 19 su via Emilia Centro/angolo piazzetta Delle Ova, e lo spettacolo “Non volevo vedere” alle ore 21 presso il Teatro delle Passioni.
La Cgil di Modena invita tutti, uomini e donne, ad unirsi al presidio indossando un indumento rosso e portando un libro, in linea con le manifestazioni che si terranno il 30 nel resto d’Italia. L’idea di portare un libro vuole simboleggiare la necessità di trovare le parole corrette per parlare delle donne, perchè solo attraverso un cambiamento culturale si può riuscire a contrastare la violenza di genere.
Al presidio sarà distribuito il testo dell’appello “Avete tolto senso alle parole” un atto di accusa contro la strumentalizzazione della violenza sulle donne, che ha come prima firmataria Susanna Camusso, segretaria nazionale Cgil, e numerose esponenti di primo piano della vita politica e culturale nazionale. L’appello si può firmare durante il presidio che si svolgerà nel pomeriggio di venerdì 29 settembre, oppure on line.
L’appello invita a reagire con forza “all’insopportabile oppressione del giudizio su come ci vestiamo e ci divertiamo, ci vogliamo riprendere il giorno e la notte” e chiede che quando si affrontano i casi di violenza sulle donne si usino parole che ne rispettino la libertà, evitando di trasformarle da vittime in colpevoli.
La sera, presso il Teatro delle Passioni (viale Sigonio, 382) è previsto alle ore 21 lo spettacolo, con ingresso ad invito, “Non volevo vedere” basato sul libro di Fernanda Flamigni edito da Ediesse con la prefazione di Susanna Camusso, che narra la vicenda dell’autrice e delle violenze subite dall’ex marito con lucida sincerità. L’iniziativa è promossa dal Comitato Pari Opportunità della Legacoop di Modena, in collaborazione con la Cgil. Durante la presentazione dello spettacolo ci sarà la lettura dell’appello “Avete tolto senso alle parole” con l’invito a firmarlo.
Per sottoscrivere l’appello
- partecipa al presidio venerdì 29 settembre ore 17-19 via Emilia Est/angolo piazetta delle Ova
- contatta i funzionari sindacali o i delegati della Cgil
- firma on line
- segui l’evento sulla pagina Facebook Cgil Modena
- volantino presidio 29.9.17 (pdf)
Appello – Avete tolto senso alle parole
Volete togliere senso ai numeri che parlano di un dramma. Non sapete quanto pesa denunciare e quale scelta sia. Ogni denuncia porta con sè la nuova violenza di cronache morbose, pornografiche, che trasformano le vittime in colpevoli.
Non sapete dare un senso al silenzio che le donne scelgono, o a cui sono costrette e lo occultate nelle statistiche che segnano una lieve diminuzione delle denunce, seppellendo nei numeri il peso permanente della violenza, degli stupri, dei femminicidi.
Avete tolto senso alle parole quando trasformate la violenza contro le donne in un conflitto etnico, razziale, religioso.
Avete tolto senso alle parole quando difendete il vostro essere uomini, senza pensare all’ulteriore violenza che infliggete: donne nuovamente vittime, oggetto dei vostri conflitti di supremazia.
Quando riecheggia il fatidico “dove eravate?”, vorremmo noi chiedervi “dove siete?” Siamo uscite dal silenzio, abbiamo detto se non ora quando ed ancora nonunadimeno. Abbiamo colorato piazze, città, la rete, le nostre vite perché vogliamo vivere ed essere libere.
Reagiamo con la forza della nostra libertà all’insopportabile oppressione del giudizio su come ci vestiamo o ci divertiamo.
Ci vogliamo riprendere il giorno e la notte, perché non c’è un “mostro” o “un malato” in agguato, ma solo chi vuole il possesso del nostro corpo, della nostra mente, della nostra libertà. Non ci sono mostri o malati,ma solo il rifiuto di interrogarsi, il chiamarsi fuori che alla fine motiva e perpetua la violenza.
Le parole sono armi, sono pesanti lasciano tracce profonde ed indelebili, determinano l’humus in cui si coltiva la “legittimità” della violenza, la giustificazione dell’inversione da vittima a colpevole.
Ci siamo e continueremo ad esserci per riaffermare che la violenza contro le donne è una sconfitta per tutti e ci saremo ancora perché vogliamo atti e risposte:
– La convenzione di Istanbul è citata, ma non applicata, farlo!
– La depenalizzazione dello stalking, va cancellata – ora!-
– La cultura del rispetto si costruisce a partire dalla scuola, dal senso delle parole, si chiama educazione!
– Agli operatori della comunicazione tutti, chiediamo che ci si interroghi e si decida sul senso dell’informazione, sul peso delle parole ed esigiamo la censura di chi si bea della cronaca morbosa.
– Ancora una volta risorse e mezzi per i centri antiviolenza, case sicure, e norme certe per l’inserimento al lavoro.
– Vogliamo che venga diffuso e potenziato il servizio di pubblica utilità telefonico contro la violenza sessuale e di genere, adesso!
– Alla magistratura e alle forze dell’ordine, che venga prima la parola della donna in pericolo, della donna abusata, che non si sottovaluti, che non si rinvii, che si dia certezza e rapidità nelle risposte e nella protezione.
Chiediamo a tutti, pesate le parole. Sappiate che non si può cancellare la nostra libertà.
Nei banchetti di Modena e presso le sedi Cgil sono state raccolte 1772 firme
Firmatari Cgil Modena
Manuela Gozzi, Marzio Govoni, Tamara Calzolari, Erminio Veronesi, Paolo Montalti, Roberto Righi, Marcello Beccati, Adriano Montorsi, Cesare Pizzolla, Roberto Cattabriga, Marco Bottura, Claudio Riso, Fabio De Santis, Antonio Petrillo, Marco Balili, Alfredo Sgarbi, Daniela Bondi, Maura Romagnoli, Alberto Biagi, Alessandra Perini, Alessandro Cambi, Alessandro De Nicola, Alessandro Fili, Alessandro Lucchi, Alessandro Santini, Andrea Santoiemma, Angela Tamburrino, Angelo Dalle Ave, Anna Casini, Anna Dallari, Anna Guerzoni, Anna Maria Righi, Anna Paragliola, Antonella Galassi, Antonino Carlo, Antonio Puzzello, Augusto Casagrandi, Aurora Ferrari, Barbara Borghi, Bruno Ferrari, Carmelo Martino, Caterina Bortolani, Cesare Pignatti, Chiara Malagola, Ciro Spagnulo, Claudia Cantadori, Claudio Argilli, Claudio Manganaro, Claudio Pasquesi, Claudio Secchi, Claudio Tonelli, Cosetta Sgarbi, Cristina Baracchi, Daniela Bursi, Daniela Loschi, Daniela Pellacani, Daniele Dieci, Daniele Mantovani, Daniele Monari, Diego Bernardini, Domenico Sireno, Donatella Della Rosa, Donatella Rigagnoli, Doris Raguso, Edo Rioli, Elena Olivieri, Elisa Mezzanotte, Elisa Nobler, Elisabetta Pancaldi, Elisabetta Tiddia, Enrica Agazzani, Enrico Nanni, Erika Morselli, Fabrizio Rubaldi, Fatima Hassani, Federica Pinelli, Fernando Siena, Franca Ferrari, Francesco Cancilla, Gabriella Veronesi, Giada Catanoso, Giada Catucci, Giancarlo Spaggiari, Giorgia Evangelisti, Giorgio Benincasa, Giovanna Carrer, Giovanna Corti, Giovanni Camatti, Giuditta Perricone, Giulia Casamassima, Giulia Moretti, Giuliana Golinelli, Greco Golinelli, Ida Miacola, Ignazio Moschera, Ilenia Gatto, Irfan Hayat, Ivano Ninzoli, Laura Borsari, Laura Petrillo, Lidia Catellani, Liliana Steffanini, Lisa Vincenzi, Loriana Bonetti, Luca Santacroce, Luciana Cecchelani, Luigi Saracino, Manuela Cadegnani, Manuela Colombini, Manuela Ziviani, Mara Mantovani, Mara Mellace, Marcella Capitani, Marcello Malisano, Marco Bertelli, Marco Severi, Maria Chiara Romaniello, Marinella Ricci, Marzia Musi, Massimiliano Grazioso, Massimo Caiazzo, Massimo Prandini, Massimo Valentini, Maura Fantoni, Maura Gazzotti, Maurizio Fregni, Maurizio Guidotto, Mauro Bretta, Michaela Remonini, Michela Barchi, Miria Barbanti, Mohcine El Arrag, Monia Auricchio, Monica Artioli, Monica Dobori, Monica Melotti, Morena Minelli, Moreno Bertoni, Ndiankou Drame, Nicola Pessolano, Ornella Girotti, Paola Bertani, Paola Nori, Paola Panzani, Paolo Brini, Paolo Gerelli, Patrizia Bompani, Patrizia Mazza, Patrizia Pini, Piera Piras, Raffaella Fangarezzi, Renata Frammartino, Roberta Muratori, Roberto Zanchetta, Rosa Dammicco, Rosario D’Agostaro, Rossano Carnevali, Rossella Sprocatti, Sabrina Vaccari, Sabrina Vesce, Sandra Artioli, Sandra Belluzzi, Sauro Serri, Sauro Tondelli, Sergio Greco, Silvana Barilli, Silvana Caforio, Silvana D’Ambrosio, Silvano Baccolini, Silvia Cavani, Silvia Cintelli, Silvio Paganelli, Simona Poppi, Simona Prandini, Simone Foresti, Simone Selmi, Sonia Roversi, Souad Elkaddani, Stefania Cassano, Stefania Ferrari, Stefania Longagnani, Stefania Notariale, Stefano Bassoli, Stefano Davolio, Stefano Saltari, Susetta Manicardi, Susi Albertini, Teresa Sereni, Thomas Bonacini, Tiziana Santoro, Toto D’Alessandro, Valentina Montorsi, Valentina Neri, Valeria Amborno, Valerio Coviello, Valerio Spinelli, Vanni Monelli, Veronica Marchesini, Vincenza Corcione, Vincenzo Montanari, Vincenzo Santoro, Vittorio Parenti, Viviana Bonini, William Natali, William Neri, Yawo Galli, Mohamed Ahmed Mohamed, Silvia Busani, Diego Capponi, Barbara Cerfogli, Luca Martignoni, Simona Abbamonte, Enrico Aliprandi, Claudio Bellini, Stefano Bignozzi, Sandra Bonzagni, Giovanni Cantoni, Giancarla Cavedoni, Cristina Corsini, Lauretta Corsini, Loredana Giusti, Muriel Guglielmini, Giovanna La Susa, Maurena Lodi, Manuel Malmusi, Silvia Marchesi, Giovanna Morabito, Silvia Notari, Fabrizia Rastelli, Franco Rastelli, Danila Reggiani, Clara Remari, Emanuela Rizzi, Stefania Roncaglia, Roberta Roversi, Cristina Salvagni, Simona Scacchetti, Mariangela Schirone, Daniele Stefani, Maria Elena Tartaglia, Rita Vaccari, Massimo Vai, Elisabetta Valenti, Morena Venturi, Raffaele Venturi, Elisa Contrucci, Rosa Casoria, Barbara Soncini, Marco Zazza, Alessandra Levoni, Adele Malavolta, Cristina Nora, Giuseppe Maglie, Marilena Giliberti
Le foto dei moduli firmati