24 Set 2009
Quella del 17 ottobre a Roma, in piazza della Repubblica, si preannuncia come una delle più grandi manifestazioni contro il razzismo, e contro ogni tipo di discriminazione, degli ultimi anni. Centinaia finora le adesioni, di associazioni della società civile, politiche, religiose, sindacali.
Alla conferenza stampa di presentazione -si è tenuta ieri- Abu Soumahoro, in rappresentanza del comitato promotore, ha sottolineato come a vent’anni dalla uccisione dell’immigrato sudafricano Jerry Essan Masslo e dalla prima grande manifestazione antirazzista del 7 ottobre dell’89 ci si ritrovi con gli stessi problemi di allora, “in un clima di razzismo crescente, aggravato da un contesto di crisi che non risparmia nessuno ma colpisce in primo luogo immigrati e lavoratori precari”. E per gli immigrati la perdita del lavoro significa, con le leggi in vigore, “essere privati del permesso di soggiorno e finire nella clandestinità, magari dopo anni e anni di vita e lavoro in Italia”. Una situazione che potrebbe essere definita oggettivamente “di apartheid” e contro la quale non sono valsi nemmeno i richiami espliciti dell’Alto Commissariato dell’Onu, ma una situazione “che è anche frutto di anni e anni di errori e ambiguità dei governi che via via si sono succeduti”.
Le parole d’ordine della manifestazione rappresentano una vera e propria piattaforma: abrogazione del pacchetto sicurezza, regolarizzazione generalizzata per tutti, diritto di asilo per rifugiati e profughi, mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro, diritto al lavoro, alla casa e all’istruzione. No anche ai Centri di identificazione ed espulsione perché “oltre a essere strutture disumane, veri e propri carceri etniche, sono illegittime”; e contrarietà ai respingimenti e agli accordi come quello con la Libia: “un Paese che non rispetta i diritti umani non può ospitare centri di accoglienza”.
Alla conferenza stampa era presente Piero Soldini, responsabile immigrazione della Cgil, che ha espresso l’adesione della sua organizzazione alla protesta del 17 ottobre e ha ricordato come la Cgil si batte da sempre contro ogni forma di intolleranza e di xenofobia.
Fonte: Cgil