12 Dic 2017 fiom, maserati, presidio, sciopero,
Linee ferme e luci spente nei reparti produttivi della Maserati Auto di Modena stamattina in occasione dello sciopero di 4 ore proclamato dalla Fiom/Cgil per chiedere certezze sul futuro produttivo dello stabilimento modenese.
Quasi cento lavoratori Maserati, insieme ad altri attivisti e delegati di imprese metalmeccaniche modenesi, erano presenti al presidio stamattina in via Divisione Acqui per portare all’attenzione dell’opinione pubblica i problemi di prospettive sullo stabilimento modenese (in foto).
Sul palco hanno preso la parole i delegati Fiom/Cgil della Maserati, Manuela Gozzi segretaria Cgil Modena, Bruno Papignani della Fiom Cgil/ER e Cesare Pizzolla segretario Fiom Cgil Modena. Erano presenti al presidio anche esponenti politici, tra cui l’onorevole Giovanni Paglia di Sinistra Italiana.
“La Fiom – ha detto il segretario Pizzolla – è contenta che si potenzi l’area progettazione di Maserati con l’assunzione di centinaia di tecnici e ingegneri, ma allo stesso tempo non si può sottacere la forte preoccupazione per il fatto che tra qualche mese usciranno di produzione i due modelli Maserati oggi esistenti e nessuno della dirigenza viene a Modena a dire che cosa succederà dal prossimo autunno“.
E’ stato ribadito come in questi anni i lavoratori Maserati hanno fatto sacrifici affrontando diversi periodi di cassa integrazione e contratti di solidarietà, senza che ci sia un quadro di garanzie che permetta di dare certezze al loro futuro.
Dal palco è stato anche detto che le altre organizzazioni sindacali hanno perso l’ennesima occasione per mobilitarsi insieme ai lavoratori, ma la Fiom/Cgil rimane comunque aperta ad affrontare unitariamente percorsi per il rilancio dello stabilimento.
Il problema non è solo Maserati e non è solo Modena, ma dell’intero Gruppo Fca Auto dove ci sono tante situazioni di crisi e di incertezza al punto che oggi la segreteria nazionale della Fiom/Cgil è in audizione al Senato per rappresentare le situazioni di crisi nel Gruppo.
I lavoratori modenesi riuniti davanti ai cancelli hanno chiesto che ci siano risposte in tempi rapidi con un incontro sia a livello nazionale che locale, per continuare a garantire il futuro produttivo del Tridente a Modena.
Quella di oggi è una prima iniziativa e i lavoratori insieme al sindacato sono pronti a mettere in campo altre iniziative di lotta nel corso del 2018 che sarà un anno decisivo per il futuro dello stabilimento.
I sindacalisti Fiom e Cgil hanno anche condannato il fatto che a Modena si possa dare spazio a gruppi di estrema destra che fanno dell’apologia del fascismo la loro bandiera. Modena, città medaglia d’oro della Resistenza, non si merita questo.
Modena, 12 dicembre 2017
Stralci intervento Giuseppe Violante delegato Fiom Maserati
Stralci intervento Manuela Gozzi segr. gen. Cgil Modena
Stralci intervento Bruno Papignani segr. gen. Fiom Cgil ER
Stralci intervento Cesare Pizzolla segr. gen. Fiom Cgil Modena
Servizio TG Trc Modena, edizione del 12/12/2017, ore 14
Servizio TGR ER, edizione del 12/12/2017, ore 14
Servizio TV Qui Modena, edizione del 12/12/2017
Foto del presidio