La vertenza delle concessionarie Mercedes dell’Emilia Romagna non si è chiusa con la messa in cassa integrazione a rotazione dei lavoratori. Le prospettive di riavvio dell’attività dopo il periodo estivo sono improvvisamente venute meno con un comunicato diramato dalla casa automobilistica tedesca nella serata di ieri, ripreso dall’Ansa.
In esso Stoccarda annuncia, tramite la sua controllata italiana (Mercedes Italia), di aver provveduto a ritirare il mandato di vendita alle diverse società (Interauto, Meb&Car, Diesis) facenti capo alla famiglia Santi.
Allo stesso tempo Mercedes annuncia che “…ai nuovi partner… sarà chiesto di tener conto, per quanto possibile, anche delle esigenze di tipo occupazionale espresse dai sindacati e dalla Regione…”.
Per mesi Mercedes ha rifiutato di partecipare, in qualunque forma, al confronto in atto tra la CGIL e la famiglia Santi per salvare 322 posti di lavoro nella nostra Regione, 140 dei quali a Modena.
Filcams e Fiom CGIL chiederanno quindi l’immediata attivazione di un tavolo con Mercedes Italia, alla presenza dei soggetti istituzionali (Province e Regione Emilia Romagna), dove verificare la reale disponibilità di Mercedes a ricercare soluzioni che salvaguardino i posti di lavoro.
All’eventuale indisponibilità di Mercedes a tale tavolo, o a fronte dell’insussistenza di reali contenuti, non potremo che attivare iniziative forti e clamorose.
FILCAMS CGIL MODENA – FIOM CGIL MODENA
Modena 3 settembre 2009