01 Feb 2017 agricoltura, caporalato, flai,
Bologna, 1 febbraio 2017
A meno di tre mesi dall’entrata in vigore della Legge 199/2016, per il contrasto al caporalato, c’è già chi cerca di cambiarla con qualche emendamento “furbetto” che, di fatto, depotenzia una delle pochissime norme positive che questo Parlamento ha fatto per i lavoratori!
Sono stati presentati alcuni emendamenti alla legge, contenuti nel DDL Milleproroghe in discussione al Senato, che spostano a giugno 2019 l’entrata in vigore, anche per l’agricoltura, dell’Uniemens (il modello che comunica all’INPS le giornate lavorate dai lavoratori dipendenti). La Legge 199/2016 ne prevede l’entrata in vigore a gennaio 2018, un tempo più che sufficiente per permettere a tutte le aziende agricole di adeguarsi. Evidenziamo che l’Uniemens è lo strumento adottato in tutte le altre realtà produttive.
La comunicazione mensile delle giornate lavorate è strumento fondamentale per accertare eventuali irregolarità ed elusioni, oltre che per contrastare caporalato e lavoro nero. Ricordiamo che, anche nella nostra regione, il lavoro nero nel settore si attesta oltre il 40% del lavoro dichiarato. La dichiarazione mensile fornirebbe all’INPS, e non solo, delle informazioni sui rapporti di lavoro in essere più aggiornate e tempestive di quelle che attualmente vengono comunicate attraverso il “DMAG”. Con il “DMAG”, infatti, le giornate lavorate in agricoltura vengono comunicate all’INPS nel mese successivo al trimestre di riferimento. Per fare un esempio: le giornate lavorate a gennaio 2017 devono essere comunicate entro il 30 aprile 2017.
La Legge 199 non è nemmeno stata attuata in tutti i suoi punti e c’è già qualche senatore che cerca di depotenziarne l’applicazione, allungando l’introduzione del sistema UNIEMENS di ulteriori 18 mesi. Il controllo delle giornate, con comunicazione mensile, permette all’INPS e alla “Cabina di regia”, istituita da “Campolibero” e rafforzata dalla Legge 199/2016, di poter effettuare controlli più precisi e tempestivi. Inoltre, evidenziamo che i Ministeri non hanno ancora provveduto alle nuove nomine utili al funzionamento della “Cabina di Regia”.
Chiediamo a tutti i parlamentari eletti in Emilia Romagna di respingere l’emendamento presentato, per affermare la chiara volontà di andare avanti nel contrasto al lavoro nero e alle tante e troppe illegalità presenti nelle campagne del nostro Paese.
FLAI CGIL Emilia Romagna