29 Ott 2012
di Ciro Spagnulo
Senza preavviso la Questura di Modena ha interrotto la prassi in vigore da anni di rilasciare il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo (carta di soggiorno) ai familiari anche in assenza del requisito del soggiorno ininterrotto di cinque anni. L’improvvisa decisione mette in difficoltà gli uffici di patronato con i cittadini stranieri che si sono rivolti ad essi per ottenerne il rilascio. La Questura avrebbe potuto comunicare il cambio di orientamento attraverso la rete di istituzioni, associazioni e organizzazioni sindacali da anni operante con lo scopo di facilitare la collaborazione, ma gli uffici di patronato hanno saputo della novità solo dai decreti di irricevibilità delle istanze di rilascio che i cittadini stranieri hanno ricevuto.
Con la sua decisione la Questura di Modena ha deciso di ignorare quanto la giurisprudenza ha stabilito nel corso degli anni, e cioé la fondatezza del rilascio del permesso Ce per soggiornanti di lungo periodo ai familiari indipendentemente dalla durata del precedente soggiorno. Tra le tante decisioni dei tribunali, citiamo quella del 5 marzo 2003 del Tribunale di Rovereto, che dichiara l’illegittimità del diniego della Questura di Trento del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo a un familiare. Il Tribunale rileva che l’art. 9, comma 1 T.U. prevede che il requisito del soggiorno non sussiste per i familiari dello straniero già soggiornante e la piena conformità della norma al quadro legislativo di derivazione comunitaria.
Contro i dinieghi delle questure i cittadini stranieri possono ricorrere al Tribunale Civile del luogo di residenza entro sessanta giorni dalla notifica. Per maggiori informazioni ed assistenza rivolgersi alla Cgil.