12 Mar 2014
di Mohcine El Arrag
Il Parlamento Ue ha approvato il 26 febbraio in prima lettura l’esenzione dei visti d’ingresso per i cittadini della Repubblica Moldova nel territorio dei 28 Stati membri. La Moldova, afferma il Parlamento Ue, “è diventato il primo paese del partenariato orientale a soddisfare tutti i requisiti del piano di azione per la liberalizzazione dei visti”. La decisione viene dopo la firma da parte della Moldova, a Vilnius nel novembre scorso, dell’accordo di associazione con la Ue. A beneficiare dell’esenzione, quando questa verrà definitivamente approvata in seconda lettura, saranno “tutti i cittadini titolari di un passaporto biometrico della Repubblica Moldova”, che consentirà di viaggiare nello spazio Schengen per 90 giorni entro un periodo di 180 giorni.
Dopo il voto favorevole del Parlamento, ora la proposta passa al vaglio del Consiglio che dovrebbe approvare formalmente il nuovo regolamento entro il mese di aprile. Quindi prima dell’estate 2014 i cittadini moldavi in possesso di passaporto biometrico potranno soggiornare nei paesi che aderiscono a Schengen. I cittadini moldavi godevano già, dal 1° gennaio del 2008, di alcune facilitazioni nelle procedure di rilascio dei visti, grazie a un accordo tra il loro paese e l’Unione europea: diverse categorie, tra i quali funzionari, studenti, parenti di cittadini moldavi residenti nell’Ue, disabili, minori, atleti, scienziati e giornalisti potevano ottenerlo gratis.
La Moldova aveva già eliminato l’obbligo di visto per l’ingresso di cittadini dell’Ue nel paese, a partire dal 1°gennaio del 2007.
La soluzione del problema della Transnistria, ha scritto la relatrice, la socialista slovena Tanja Fajon, “non rappresenta una condizione per la liberalizzazione dei visti”.
In Italia i moldavi rappresentano la 7° comunità tra i cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia. Sono 149.231, pari al 4% del totale dei cittadini non comunitari Con il 67% di presenza femminile, rivela una polarizzazione più marcata sia rispetto agli altri immigrati provenienti dall’Europa centro-orientale (donne: 44,5%), sia rispetto agli Europei complessivamente considerati (donne: 43%). Prevalgono le classi di età centrali, comprese tra i 18 ed i 49 anni. Il Nord con il 77% delle presenze rappresenta la prima meta della comunità moldava in Italia. Le prime due regioni di insediamento, Veneto e Emilia Romagna, accolgono da sole quasi il 50% delle presenze.