23 Mar 2011
MORESSA. I 50MILA PROFUGHI ARRIVANO IN UN MOMENTO DIFFICILE DEL MERCATO DEL LAVORO STRANIERO
I 50 mila potenziali profughi che secondo il Ministero dell’Interno verranno accolti rappresenterebbero l’1,2% degli stranieri già presenti in Italia. La Fondazione Leone Moressa sottolinea che è un inserimento che avviene in un momento difficile del mercato del lavoro straniero che dal 2008 conta 110 mila disoccupati immigrati in più e dove il tasso di disoccupazione è all’11,4%.
Secondo dati elaborati dalla Fondazione, con i nuovi ingressi i profughi in Lombardia ammonterebbero a 10.264 (il 20,5% del totale), e sarebbe la Sardegna ad averne il maggior numero rispetto alla popolazione straniera già presente nell’isola (5,2%). “Dei 50.000 profughi che verranno distribuiti in base al numero di abitanti, si stima in 10.264 i soggetti che verranno ospitati in Lombardia (20,5%), poco più di 6mila in Campania (12,2%), 5.935 nel Lazio (11,9%) e 5.132 in Veneto (10,3%)”. La stima è stata calcolata da Leone Moressa “considerando il criterio di mille profughi ogni milione di abitanti senza tener conto delle regioni escluse dal Ministero nelle quali è già forte la pressione migratoria (Sicilia, Calabria e Puglia) e dell’Abruzzo a causa del recente evento sismico.
Ma quale sarà il peso dei nuovi profughi sulla popolazione straniera già presente nelle regioni? Se a livello il peso dei nuovi profughi sulla popolazione straniera sarà dell’1,2%, si possono identificare alcune aree, specie quelle del Sud, dove tale incidenza sarà più elevata. Si fa riferimento alla Sardegna dove i 1.747 profughi previsti in arrivo
rappresenterebbero il 5,2% della popolazione straniera già residente nell’isola, oppure la Basilicata con il 4,7%, la Campania e il Molise con il 4,1%”.
“L’ipotesi di nuovi ingressi di immigrati nel territorio italiano si inserisce in un momento di particolare difficile, afferma poi la Fondazione. Infatti in Italia si contano oltre 265mila disoccupati stranieri, di cui 110mila creati dalla crisi, dal 2008 ad oggi. Attualmente il tasso di disoccupazione straniero si attesta all’11,4% (contro una media degli italiani dell’8%)”.
Questa situazione”, scrivono i ricercatori, “deve far riflettere su un nuovo ruolo della politica migratoria che, tra le altre cose, tenda a privilegiare, ove possibile, l’assunzione di stranieri già presenti nel territorio ma che hanno perso il lavoro a causa della crisi.”
Comunicato-stampa_50mila-profughi-e-disoccupazione-straniera