13 Set 2011
Protagonisti gli immigrati alla 68^ Mostra del Cinema di Venezia. Tra i film che se ne occupano anche ‘Cose dell’altro mondo’, bersaglio di polemiche leghiste in Veneto, dove è stato girato. Segnaliamo, tra gli altri, anche ‘Terraferma’, Premio Speciale della Giuria, ‘Il villaggio di cartone’ e ‘Là-bas – educazione criminale’, Premio Venezia Luigi De Laurentis.
Attori e registi hanno anche lanciato un appello contro la xenofobia che pubblichiamo.
COSE DELL’ALTRO MONDO
Mettiamo una bella, civile e laboriosa città del Nord Est. Mettiamo che questa città abbia una percentuale alta di lavoratori immigrati, tutti in regola e ben inseriti. E mettiamo, per esempio, che un buontempone d’industriale si diverta a mettere quotidianamente in scena un teatrino razzista: iperbole, giochi di parole, battute sarcastiche, tutte, ma proprio tutte, così politicamente scorrette da risultare esilaranti. Mettiamo che un giorno il teatrino si faccia realtà, che gli immigrati, invitati a sloggiare, tolgano il disturbo. Per sempre… “Cose dell’altro mondo” esplora questo paradosso, con lo stesso linguaggio politicamente scorretto del suo protagonista: ironia in luogo della drammaticità, imbarazzo al posto dell’ideologia, tenerezza dove si vorrebbe conforto sociologico.
REGIA: Francesco Patierno
PAESE: Italia 2011 GENERE: Commediahttp://www.medusa.it/film/59/cose-dellaltro-mondo.shtml
TERRAFERMA
E’ la storia di un’isola siciliana, di pescatori, quasi intatta. Appena lambita dal turismo, che pure comincia a modificare comportamenti e mentalità degli isolani. E al tempo stesso investita dagli arrivi dei clandestini, e dalla regola nuova del respingimento: la negazione stessa della cultura del mare, che obbliga al soccorso. Una famiglia di pescatori con al centro un vecchio di grande autorità, una giovane donna che non vuole rinunciare a vivere una vita migliore e un ragazzo che, nella confusione, cerca la sua strada morale. Tutti messi di fronte a una decisione da prendere, che segnerà la loro vita.
REGIA: Emanuele Crialese
PAESE: Italia 2011
GENERE: Drammatico
http://www.cattleya.it/film/detail.php?id=79
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=48286&film=Terraferma
IL VILLAGGIO DI CARTONE
Un anziano prete a riposo assiste incredulo allo sgombero della chiesa, di cui è stato parroco per tanti anni, perché l’edificio non serve più per gli scopi del clero. Disperato, il religioso fugge e non riesce a fare altro che rintanarsi in sacrestia. Un forte temporale notturno spinge poi un gruppo di clandestini in fuga a ripararsi all’interno di quella stessa chiesa ormai dissacrata. Prendono quello che trovano, cominciano a costruire dei rifugi. Ma sono clandestini e non tarda l’arrivo di chi deve far rispettare le leggi. Qualcuno li aiuta, alcuni scappano, altri combattono. Da questo momento di sconforto, dove tutto pare avviato alla dissoluzione, avrà invece inizio la resurrezione di uno spirito nuovo della missione sacerdotale. Non più una Chiesa delle cerimonie liturgiche e degli ori, bensì la casa di Dio dove trovano rifugio i miseri e i derelitti.. Ha inizio un tempo che chiede al mondo uomini nuovi e giusti.REGIA: Ermanno Olmi
PAESE: Italia 2011
GENERE: Drammatico
http://www.cinemaitaliano.info/ilvillaggiodicartone
LÀ-BAS – EDUCAZIONE CRIMINALE
Castel Volturno, circa trenta chilometri da Napoli. È il 18 settembre 2008. Un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani. Sparano all’impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente.
Yssouf, un giovane immigrato, ha deciso quella stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses. L’uomo che lo ha convinto a venire in Italia. Promettendogli un futuro da onesto artigiano e trasformandolo invece nel cinico gestore di un giro milionario di cocaina.
Invischiati nella loro storia, un altro ragazzo africano, Germain, finito per caso nel luogo della strage; la sua ragazza Asetù, che quella stessa sera canta in pubblico una canzone di Miriam Makeba; Suad, una prostituta che Yssouf sogna di riscattare dai suoi padroni.
Ambientata nella “più africana tra le città europee” (Roberto Saviano), Là-Bas è una storia dove fiction e verità confondono i propri percorsi. Il romanzo criminale di un ragazzo dei nostri tempi, intrapreso e vissuto per il solo gusto della sopravvivenza.
REGIA: Guido Lombardi PAESE: Italia 2001 GENERE: Drammatico FORMATO: Colore
ATTORI E REGISTI LANCIANO ANCHE UN APPELLO CONTRO LA XENOFOBIA
Con questo appello noi registi, attori, produttori e artisti del mondo del cinema vogliamo lanciare un messaggio all’opinione pubblica e alle istituzioni, per contribuire con la nostra voce, oltre che con i nostri racconti, alla costruzione di una società meno soggetta a chiusure e derive xenofobe e più preparata a comprendere i flussi di immigrazione e a dialogare con i nuovi cittadini.
Chiediamo che:
1. Si intensifichino gli sforzi a livello internazionale per ridurre l’eccidio intollerabile di profughi in fuga dalla Libia. E’ disumano ciò che è successo dal marzo 2011 ad oggi: civili in fuga da un Paese sotto attacco militare sono stati lasciati completamente soli ad affrontare il mare, con un bilancio di almeno 1500 vittime. E’ dovere umanitario internazionale ed italiano in primis, fare di tutto perché chi fugge da una guerra a cui il nostro stesso paese partecipa, peraltro con l’obiettivo dichiarato di proteggere i civili, sia adeguatamente tutelato.
2. Si riconosca senza esitazione a tutti i profughi in fuga dalla Libia la possibilità di ottenere o una protezione umanitaria in Italia o, se espressamente richiesto dalla persona interessata, un rimpatrio assistito nel proprio Paese di provenienza.
3. Contemporaneamente ci si impegni a non replicare mai in futuro la scellerata politica dei respingimenti, attivata nel maggio 2009 con l’allora “amico” Gheddafi nonostante le denunce di vari organismi internazionali. Nessun respingimento in mare è accettabile, né verso la Libia né verso altri Paesi, come purtroppo sembra stia succedendo nelle ultime settimane verso la Tunisia.
4. Venga abolito il reato di clandestinità e si blocchi il prolungamento a 18 mesi della detenzione nei CIE, Centri di Identificazione ed espulsione, la cui organizzazione e funzione va completamente ripensata essendo diventati luoghi di intollerabile sospensione dei diritti, di forte umiliazione delle dignità personali e di isolamento civile e democratico. Venga a questo proposito revocata la circolare ministeriale che impedisce l’accesso di giornalisti e altri osservatori nei Centri stessi.
5. Venga pensato e finanziato un vasto programma di diffusione culturale e sociale di pratiche di accoglienza e integrazione. Da una parte vengano rivisti i modi di gestione dei vari centri di accoglienza, in particolare i CARA (Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo), troppo spesso ridotti a semplici dormitori isolati e spersonalizzati; dall’altra si attivino percorsi culturali di conoscenza, incontro e informazione per ricostruire una società aperta e solidale.
6. Venga riconosciuta la piena cittadinanza ai giovani 2g, ovvero i cittadini cresciuti in Italia ma figli di stranieri.