17 Set 2009
“In Italia sono 90mila le donne immigrate che hanno subito le pratiche della mutilazione genitale femminile (MGF), diffuse in 28 paesi africani, in Medio Oriente e nel sud est asiatico.” I dati sono dell’Associazione NoDi-I nostri diritti, che li ha presentati a conclusione del progetto Stop MGF finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Queste pratiche colpiscono soprattuto le bambine tra i 4 e i 15 anni e l’età tende gradualmente ad abbassarsi per evitare eventuali resistenze.
Il progetto Stop MGF, avviato nel 2007, ha riguardato la popolazione immigrata a rischio del Lazio, coinvolta in una campagna di sensibilizzazione e di prevenzione.