15 Lug 2013
Modena, 15 luglio 2013
Nel corso di questi anni di crisi, più volte la Cgil ha segnalato e denunciato quei fenomeni legati al mondo del lavoro che stanno maggiormente caratterizzando il nostro territorio: aumento della disoccupazione, ore di Cassa Integrazione in costante crescita, crisi aziendali.
A questi fenomeni che sono evidenti e possono essere in qualche modo “misurati”, se ne aggiunge un altro, semisconosciuto, ma non per questo meno insidioso e pericoloso.
Da qualche tempo infatti, diverse aziende chiedono (magari su suggerimento di alcune associazioni di categoria o di consulenti vari) ai loro dipendenti di sottoscrivere accordi in cui sono previsti demansionamenti, riduzioni di stipendio, e rinunce varie: si tratta di modalità sbagliate e quantomeno discutibili, volte a ridurre il costo del lavoro e i diritti dei lavoratori.
In realtà si tratta di una pratica vietata per legge: il Codice civile, infatti, vieta ogni patto di questo tipo ed è consentito farvi eccezione esclusivamente nel caso di reale ed oggettivo rischio di perdita del posto di lavoro.
Il punto è che in molti casi si tratta di aziende che non hanno neppure mai fatto ricorso agli ammortizzatori sociali e ovviamente mettono il lavoratore davanti ad una sorta di ricatto: rinunce e riduzione di stipendio, contro il mantenimento del posto di lavoro.
E’ evidente come in situazioni di questo tipo il lavoratore sia la “parte debole” e, di fronte alla minaccia di perdere il lavoro, accetta ogni imposizione.
Invitiamo quindi i lavoratori e le lavoratrici a rivolgersi presso le sedi della Cgil per gli opportuni approfondimenti prima di cedere al ricatto aziendale.
Chiediamo alle imprese, ma anche ai loro consulenti e alle associazioni di categoria, una maggiore responsabilità sociale: con la riduzione dei diritti non si va da nessuna parte, e anziché scaricare tutta la crisi sui lavoratori è necessario e doveroso utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione da leggi e contratti.
Claudio Riso, responsabile mercato del lavoro segreteria Cgil Modena
