12 Mar 2014
Si è risolta la vicenda delle centinaia di cittadini pakistani rimasti bloccati nel loro Paese per un “disguido”. Le autorità aeroportuali non riconoscevano più il “cedolino” del rinnovo del permesso di soggiorno come un documento valido per attraversare la frontiera.
Dopo giorni di angoscia per i pakistani che dovevano rientrare in Italia, l’Ambasciata italiana ha sbloccato la situazione chiarendo che la ricevuta del rinnovo del permesso continua ad essere un documento valido per viaggiare purché non si faccia scalo in altri Paesi Schengen. In Emilia Romagna, dove si registra una delle più concentrazioni di cittadini Pakistan, sulla vicenda si era subito attivata la Cgil di Modena