22 Feb 2021 ammortizzatori sociali, esuberi, filcams, pam panorama, sciopero,
Rimane alta l’adesione agli scioperi di protesta proclamati la scorsa settimana dal 18 al 21 febbraio dai sindacati Filcams-Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale, con picchi che hanno superato il 90% tra le lavoratrici interessate dall’ammortizzatore sociale di Pam Panorama Sassuolo.
Il punto vendita che occupa personale soprattutto femminile vede le lavoratrici in stato d’agitazione da oltre un mese per contrastare le scelte unilaterali e discriminatorie attuate dalla dirigenza aziendale sull’uso degli ammortizzatori sociali.
Il weekend appena trascorso ha visto le lavoratrici impegnate in scioperi a scacchiera su più giornate che ha visto l’individuazione di orari e giorni su reparti differenti per evitare o comunque limitare la sostituzione durante l’esercizio del diritto allo sciopero per la difesa del proprio posto di lavoro.
Tale è stata infatti l’adesione in tutti gli scioperi fino ad ora effettuati che l’azienda ha già in diverse occasioni proceduto a sostituire le proprie dipendenti, con responsabili dello stesso punto vendita e con altro personale proveniente da negozi dislocati sul territorio emiliano. “Comportamento che riteniamo altamente condannabile e per il quale stiamo valutando eventuali azioni a tutela del diritto allo sciopero” dichiarano Cinzia Pinton della Filcams Cgil di Modena e Pascale Milone della Fisascat Cisl Emilia Centrale.
Grande è l’attenzione della clientela fidelizzata di Pam Panorama Sassuolo sulla sorte delle lavoratrici che conoscono personalmente e a cui esprimono giornalmente la loro solidarietà e confidano in una disponibilità al confronto da parte della Dirigenza aziendale.
Gli scioperi proclamati a livello territoriale s’inseriscono all’interno di una più ampia agitazione a livello nazionale in merito alle modalità di utilizzo degli ammortizzatori sociali, al ricorso di orari supplementari e straordinari contestualmente alla dichiarazione di esuberi da parte della dirigenza aziendale.
“Abbiamo anche inviato nei giorni scorsi attraverso le nostre Segreterie nazionali – continuano Cinzia Pinton (Filcams Cgil) e Pascale Milone (Fisascat Cisl) – una segnalazione di procedura irregolare agli enti preposti quali l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) e l’INPS nazionale e territoriale, denunciando le ripetute violazioni dei principi della rotazione sulla cassa integrazione che vedono lavoratori con gli stessi livelli e mansioni fungibili tra di loro essere collocati in cassa e altri lavorare ininterrottamente concretizzando la violazione dei criteri di scelta”.
Filcams e Fisascat auspicano la sospensione della cassa integrazione così come finora gestita e confidano in un confronto serio sulle modalità di utilizzo di un eventuale ammortizzatore così come sugli esuberi, richiesta avanzata in tutte le sedi dalle organizzazioni sindacali.
Nonostante numerose e reiterate richieste dei sindacati a livello territoriale nei punti vendita di varie regioni interessati dall’ammortizzatore sociale, ad oggi non risulta che la società abbia concretamente avviato un confronto teso alla stipula di un accordo.
I sindacati pongono all’attenzione delle istituzioni e della politica la vertenza Pam Panorama per la tutela dei lavoratori e dei cittadini coinvolti, perché se non tiene il lavoro, non tiene il Paese.
Modena, 22/2/2021