PENSIONI: DUE PESI DUE MISURE?

28 Mar 2019 fp, inps, pensioni, quota 100, spi,

In queste settimane abbiamo potuto constatare la straordinaria efficienza messa in campo dall’Inps nella gestione della liquidazione delle pensioni “quota 100”.
Una vicenda caratterizzata da un virtuosismo fuori dal comune tanto che in pochissimi giorni si è provveduto alla formazione del personale, ad adeguare le procedure informatiche alla nuova norma e, “dulcis in fundo”, ad accantonare tutte le altre attività impegnando i lavoratori oltre il normale orario di lavoro.
Si è persino provveduto ad effettuare un’ elaborazione speciale per mettere in pagamento le pensioni con valuta il 01/04/19, derogando le normali disposizioni che impongono di accertare il diritto prima della liquidazione (Hermes 1008 del 11/3/19).
Ci riferiamo alla dichiarazione di cessazione dell’attività lavorativa, propedeutica al diritto a pensione, che giungerà, se giungerà, dopo che la prestazione sarà già stata riscossa.
Un’azione “efficace e sinergica” tale da soddisfare tutti (o quasi) i pensionandi con quota 100 che vedranno la loro pensione accreditata in banca il prossimo 1 aprile.
Ci sarebbe da chiedersi se la stessa solerzia viene normalmente messa in campo per tutti i Lavoratori, per tutti i cittadini.
Un pensionando “legge Fornero” perché deve aspettare l’ effettiva avvenuta cessazione di lavoro? Un artigiano o un commerciante perché deve provvedere a pagare fino all’ultimo bollettino? Un precoce o un richiedente ape social o volontaria perché deve aspettare almeno sei mesi? Ed infine un pensionando della gestione pubblica, a 7 anni dall’avvenuta integrazione tra Inpdap ed Inps, perché deve avere tempi di liquidazione quadruplicati rispetto ad un pensionando della gestione privata?
Se fossimo in un Paese normale i cittadini avrebbero gli stessi doveri e gli stessi diritti, ma non lo siamo.
E l’Inps, che di questo Paese fa parte a pieno titolo, non fa eccezione trattando i propri utenti con “due pesi e due misure”.

CGIL Emilia Romagna FP CGIL Emilia Romagna

Bologna, 28 marzo 2019

 

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